Eclettiche, affascinanti, irriverenti. In questo percorso vi proponiamo una selezione di titoli di grandi narratrici israeliane. Voci femminili capaci di scendere in profondità e raccontare abilmente la complessità della società israeliana partendo dal quotidiano, dal mondo degli affetti e della memoria; dalle trame avvincenti di Ayelet Gundar-Goshen all’originalità di Orly Castel-Bloom, Miki Bencnaan e Ronit Matalon, dall’intensità di Lizzie Doron all’eleganza classica di Shulamith Hareven e Shlomit Abramson.
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Una notte soltanto, Markovitch
Ayelet Gundar-GoshenUn romanzo sorprendente e profondo che mescola vicende intime ed eventi storici, capace di raccontare con sensualità e umorismo l’infinito desiderio d’amore che accompagna le vite di tutti noi; un desiderio di cui il destino spesso sembra farsi beffe, imbrogliando gli eventi, suscitando passioni non corrisposte, tramutando la felicità in disincanto. Lo scoprirà Yaakov Markovitch, dal volto troppo anonimo per suscitare emozioni, per il quale il matrimonio fittizio con l’incantevole Bella, celebrato solo per procurarle un permesso d’ingresso in Terra d’Israele, ... Vai alla scheda
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Perché non sei venuta prima della guerra?
Lizzie Doron«E ogni anno , al momento di cantare 'Uno è il nostro Dio', Helena sospirava e in una sorta di controcanto chiedeva: "Perché non due? Perché non due?", e poi spiegava il significato di quella domanda: "Perché quello che abbiamo ha sbagliato, e non c'era un altro Dio che correggesse lo sbaglio". E in una tremenda afflizione aggiungeva: "Peccato, peccato che ce n'è uno solo e non di più"». Un libro assolutamente nuovo sulla Shoah, di cui non si parla mai espressamente ma che affiora oscura e ... Vai alla scheda
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Romanzo egiziano
Orly Castel-BloomQual è il modo migliore per raccontare la storia della propria famiglia? Orly Castel-Bloom non ha dubbi: la memoria deve esplodere, autobiografia e immaginazione devono confondersi. E se il passato è irrequieto, ogni occasione è allora buona per fare un passo indietro: ai tempi di re Ferdinando II e di Isabella la Cattolica, ad esempio, quando «la Spagna vomitò i due grandi nemici del maiale che vivevano nel suo ventre: gli ebrei e i musulmani», costringendo i fratelli Castil a lasciare Torre de Mormojon in Castiglia; o durante la ... Vai alla scheda
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E la sposa chiuse la porta
Ronit Matalon«Non mi sposo, non mi sposo, non mi sposo!». Mancano poche ore al matrimonio, ma Marghi si è chiusa in camera e la sua decisione appare irrevocabile. Fuori dalla stanza, tutti cercano di capire cosa sia successo e provano a convincerla a uscire, senza ottenere risposta. Il fidanzato Mati e i suoi genitori, la madre Nadia, la vecchia nonna, il cugino Ilan – qualcuno di loro riuscirà a parlare al cuore della promessa sposa?... Vai alla scheda
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Una città dai molti giorni
Shulamith Hareven«Una città simile a nessun’altra: chi vi vive è come una chiave per accedere a un luogo antico e ferroso, un volto fatto di grate, un petto fatto di mura, sandali lesti che si affrettano sul selciato sconnesso, e porte, aperture senza fine. Vestigia misteriose, impronte di cui non trovi spiegazione, indizi improbabili, sentore di infinito mistero». È la Gerusalemme del Mandato britannico, cordiale e generosa come i suoi quartieri, dove arabi, ebrei e cristiani convivono pacificamente. Ma nei cortili nascosti si cominciano a tessere i fili della futura nazione ebraica e ... Vai alla scheda
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Il grande circo delle idee
Miki BencnaanUna mattina d’inverno due anziane donne vengono trovate morte in una casa di riposo a Gerusalemme. Una di loro indossa un costume da elefante, l’altra è vestita da bambola. La causa della morte è certa, asfissia causata da una stufetta a gas, ma nessuno sa spiegarsi perché sembrino appena scappate da un circo. Il mistero è celato nelle vite segrete di quattro ospiti della casa di riposo che quindici anni prima, nel tentativo di trovare un senso agli anni che restano loro, hanno fondato un coro riscuotendo un certo successo. Concerto dopo concerto, veniamo a conoscere le ... Vai alla scheda
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Le confessioni di Noa Weber
Gail HarevenNoa Weber è una donna di successo, una scrittrice celebre e un personaggio di spicco nell’ambiente culturale di Gerusalemme. È una donna desiderabile e quando ha voglia di fare l’amore si sceglie un uomo, anche per una notte soltanto. Apparentemente è libera e rifugge da ogni legame del cuore. Eppure vive in schiavitù di un unico amore: Alek, lo studente anarchico immigrato dalla Russia che l’ha sposata poco più che adolescente solo per evitarle il servizio militare. Da questa unione nascerà anche una figlia, ma Alek se ne andrà lontano per vivere ... Vai alla scheda
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Il libro di Tamar
Shlomit Abramson«Ti ricordi, nonna, che mi dicevi che l’uomo che avrebbe dormito con me la notte mi avrebbe portato il riso tra le gambe? Sappi, nonna Tabita, che non tutti gli uomini ci riescono. Non quello che mi hanno dato qui. Nessuno mi ha detto il suo nome; ho sentito che le donne della tenda lo chiamavano Er. Non mi ha regalato neppure un sorriso, e io qui sto sempre zitta, nonna, come un’agnellina. Nessuno parla con me». Tamàr è ancora bambina quando Giuda la sottrae alla sua tribù per darla in sposa a Er, il ... Vai alla scheda
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La pazienza della pietra
Sara Shilo«Mi sono infilata nel mio letto, ma senza riuscire ad addormentarmi. Sono uscita sul balcone e ho guardato i panni che la mamma aveva appeso di sera. Sembravano un testo scritto, che diceva “la gonna della mamma”, “i pantaloni di Itzik”, e le mollette erano le virgole. Il vestito della mamma, virgola, la tuta di Dudi, virgola, due magliette di Itzik, virgola, la camicia bianca di Kobi, virgola, calzini di Haim e Oshri, virgola, la mia gonna per la scuola, virgola, il lenzuolo del letto di Kobi e della mamma, punto. In un linguaggio semplice e chiaro, i nostri vestiti dichiaravano ... Vai alla scheda
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I corvi
Avirama Golan“Perché mai il corvo cammina saltellando? Una volta un corvo vide una colomba che camminava più aggraziata di tutti gli altri uccelli. Il passo della colomba lo incantò e decise in cuor suo: anch’io voglio muovermi come lei. Ma in tal modo gli dolevano le ossa. Gli uccelli lo prendevano in giro perciò il corvo, vergognoso, decise: tornerò all’andatura di prima. Ci provò, ma invano: aveva ormai dimenticato i suoi movimenti originari. Da allora saltella, perché non è capace di camminare in nessuno dei due modi”. Anche i personaggi di ... Vai alla scheda
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