All’inizio è solo un nome. Un nome e molte domande: cosa ha bloccato la carriera di Enrica Calabresi, giovane e brillante scienziata in anni in cui per una donna era difficile perfino accedere agli studi superiori? E cosa è successo di lei dopo che ha abbandonato l’università? È davvero la stessa persona che anni più tardi, nei mesi più terribili dell’occupazione nazista, si uccide nel carcere di Firenze per sfuggire alla deportazione? È da queste domande che prende avvio un libro che è insieme commossa biografia, appassionata inchiesta giornalistica, riflessione a più voci sulla barbarie delle leggi razziali ma anche sulle scelte che ognuno di noi è chiamato a fare – anche solo per non dimenticare. Enrica Calabresi, la professoressa ebrea, lo ha fatto fino in fondo, con i suoi sogni, il suo rigore, la sua silenziosa resistenza all’orrore. Una storia riemersa dall’oblio, ma non dal nulla: perché ancora oggi, da Milano a Gerusalemme, ci sono persone che si portano nel cuore Enrica; persone che hanno amato la scienza e di scienza hanno vissuto proprio grazie alla loro professoressa. Una storia vera e vibrante, costellata di sorprese, che ci aiuta a intravedere la primavera oltre ogni inverno.
- Un nome - Gaetano Celauro - Sololibri
- Che cosa c'è in un nome? - Marilia Piccone - Stradanove.net
- Enrica, ebrea nella Firenze fascista - Riccardo Cardellicchio - Il Corriere di Firenze
- Donna, ebrea e in carriera. - Beatrice Manetti - La Repubblica
- La prof scelse il suicidio - Mauro Bonciani - Il Giornale
- Una storia sottratta all'oblio - Isabella Cattania - Il Resto del carlino
- Intervista a Paolo Ciampi - Daniela Vannini - La Piazza
- Scienziata dimenticata - Riccardo Michelucci - Diario
- UN NOME - Maria Tortora - Lankenauta
- L'omaggio a Enrica Calabresi quel nome diventato una storia - Paolo Ciampi - La Repubblica
- Recensione a "Un nome" di Paolo Ciampi - Armando Adolgiso - Cosmotaxi