Vite - Fascismo
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La matta di piazza Giudia
Gaetano PetragliaElena Di Porto non era affatto matta. Nata nel 1912 nell’antico Ghetto di Roma da un’umile famiglia ebraica, Elena era una donna dal carattere singolare e ribelle, profondamente anticonformista. Separata dal marito, indipendente, femminista ante litteram, antifascista convinta e temeraria, poco disposta ad accettare passivamente ogni forma di sopruso, nei suoi confronti ma anche – e soprattutto – nei confronti degli altri.
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Gaetano Petraglia, attraverso documenti d’archivio inediti e testimonianze orali, ricostruisce con precisione la vita di questa donna ... -
Una storia ebraica
Arie Gottfried, Anna Deutsch… le avventure dei due nuclei di famiglie ebraiche (Deutsch e Gottfried) cominciarono nel 1800. Quella di Anna aveva vissuto nel cuore dell’Impero austroungarico, quella di Arie in Galizia, alla periferia dell’Impero. La storia familiare intrecciata con gli eventi geopolitici si snoda oltre i confini europei; a est verso lontani territori dell’Unione Sovietica, a sud verso lo Stato d’Israele, paese d’approdo dopo gli orrori nazisti e staliniani. L’incontro tra le due famiglie avviene in Europa, in Italia, dove ... Vai alla scheda
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Una voce sottile
Marco Di PortoSiamo negli anni trenta del Novecento e Solly è un ragazzo sensibile e intelligente che fa parte della piccola comunità sefardita di Rodi, dove gli ebrei in fuga dalla Spagna avevano trovato riparo alla fine del XV secolo. La sua vita scorre lieta, intrecciandosi con i destini di altri personaggi che popolano i tortuosi vicoli della ...
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La tela di Sonia
Sonia OberdorferLa memoria di Sonia Oberdorfer (1918), insegnante vissuta principalmente tra Firenze e Genova, si inserisce nel copioso filone autobiografico della generazione di ebrei che vissero guerra e persecuzioni ma riuscirono a sfuggire alla deportazione. Sullo sfondo di un ampio affresco – lucido, doloroso e ironico allo stesso tempo – in cui si narrano usi e costumi di una famiglia della piccola borghesia ebraica nella prima metà del Novecento, la testimonianza ... Vai alla scheda
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Gli occhiali del sentimento
Sabina FedeliIda Bonfiglioli, ebrea antifascista ferrarese, a novantanove anni festeggia la visita del nipote con un gesto guascone: una gita a tutta velocità sulla sua spider. Ha ancora lo stesso spirito anticonformista e battagliero della gioventù quando il 21 settembre 1941 corre al tempio israelitico della sua città per fotografare lo scempio operato dai fascisti che distruggono arredi e oggetti sacri. Suo marito è già stato mandato al confino per la sua opposizione al regime e i due figli cacciati dalla scuola. In un racconto-intervista, la protagonista, ripercorrendo le vicende ...
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Un ebreo livornese a Tunisi
Elia BoccaraÈ la storia di un giovane ebreo nato a Tunisi, di lontana origine iberica, con antenati stabilitisi in Tunisia nel XVII secolo. Alcuni membri della famiglia si misero a servizio della Francia, mentre altri divennero italiani con l’Unità d’Italia. Il libro riflette quel misto di affetti e problematiche familiari che, su uno sfondo di rivalità, erano in realtà alimentate dalle contese tra Francia e Italia. Il protagonista nasce in periodo fascista, vivendo fin dall’infanzia il trauma delle leggi razziali in Italia, pur frequentando la scuola italiana di Tunisi rimasta ...
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Storia di Carla
Carla Viterbo, Roberto LughezzaniCarla è una bambina ebrea veneziana che nel 1938, quando vengono emanate le leggi razziali, ha sei anni. La sua vita e quella della sua famiglia cambiano completamente: lei e il fratello Baldo non possono più frequentare la scuola, non possono andare in piscina né in palestra, non possono nemmeno fare il bagno sulla spiaggia del Lido. Il padre perde il lavoro e gli amici cattolici che frequentavano la loro casa fingono di non conoscerli se li incontrano per la strada. Fino al 1943 Carla frequenta la scuola elementare nel ghetto di Venezia, in un clima di tensione, di paura e di isolamento ...
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I vicini scomodi
Roberto MatatiaÈ l’estate del 1938. Nissim è un ebreo greco, da pochi anni trasferitosi in Italia. Le sue capacità gli hanno permesso di raggiungere la tranquillità economica. L’apice del suo successo è una casa di mattoni rossi che sorge nella via più elegante di Riccione, di fronte alla spiaggia e, soprattutto, a pochi metri dalla villa dell’uomo più potente dell’epoca: il Duce. Una posizione ambita e invidiata da uomini di potere, fossero gerarchi o industriali. Mentre l’estate prosegue fra feste, ricevimenti, vita di spiaggia, l’atmosfera, ...
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Un nome
Paolo CiampiAll’inizio è solo un nome. Un nome e molte domande: cosa ha bloccato la carriera di Enrica Calabresi, giovane e brillante scienziata in anni in cui per una donna era difficile perfino accedere agli studi superiori? E cosa è successo di lei dopo che ha abbandonato l’università? È davvero la stessa persona che anni più tardi, nei mesi più terribili dell’occupazione nazista, si uccide nel carcere di Firenze per sfuggire alla deportazione? È da queste domande che prende avvio un libro che è insieme commossa biografia, appassionata inchiesta ...
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