Pregare, nella cultura dell’Occidente, è considerato l’atto «religioso» per antonomasia, rivolto a un’entità divina in cui si ha fede. Nell’ebraismo, che è cultura più vicina al mondo orientale che a quello occidentale, la preghiera prende sfumature diverse. Il verbo «pregare» in ebraico significa letteralmente «autogiudicarsi», e la scelta dei testi liturgici è stata operata dai Maestri in modo da costruire un cammino di riflessione, contemplazione e costruzione dell’identità individuale e collettiva. Attraverso questo cammino è dato di «schiudere le proprie labbra», espressione dei Salmi che evoca la possibilità di trascendere i condizionamenti che rendono le creature ben lontane dal realizzare compiutamente le proprie potenzialità. Questo libro parla al cuore del lettore e ha il merito di aiutarlo a percorrere le strade della vita attraverso i diversi percorsi della preghiera.
- La parola che suscita la cosa - Luca Miele - Avvenire
- Il cammino collettivo della preghiera - Marco Di Porto - Moked.it
- Le vie della preghiera ebraica nel libro del rabbino Cipriani - Giuseppe Sciacca - Quotidiano di Sicilia
- Una guida alla preghiera ebraica - Marta Spizzichino - Shalom
- Preghiera ebraica, un mondo da capire - Giulio Busi - Il Sole 24 ore
- Schiudi le mie labbra. Le vie della preghiera ebraica - Anita Mancia - L'Ottavo
- …liturgia - Giorgio Berruto - Moked.it