L'ebraicità di Primo Levi, legata all'esperienza traumatica dell'internamento ad Auschwitz, va ritenuta un dato fondamentale della sua esistenza e della sua opera. L'appartenenza dello scrittore torinese al popolo del Libro, segnato da un destino di esilio e di distruzione, ma anche di speranza e di interrogativi permanenti, diventò con la Shoah una realtà che egli non poteva più ignorare. Fonte di angoscia ma anche di conoscenza e di scoperte infinite, il suo essere ebreo si impose nei suoi pensieri e nelle sue contraddizioni più intime e più profonde. Strumento letterario e poetico, base di riflessione sulla complessità del mondo, la sua ebraicità diventò anche uno dei fulcri della sua visione universalistica dell'uomo e della modernità.

Primo Levi: una memoria ebraica del Novecento
Sophie Nezri-Dufour
Prezzo libro: 12 € 11,39 € - 5%
Numero: 104
Pagine: 226
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2002
ISBN: 88-8057-154-0
Pagine: 226
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2002
ISBN: 88-8057-154-0
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