«Si accorge di qualcosa, Klaus Eichmann? Si accorge che il cosiddetto "problema Eichmann" non è un problema di ieri? Che esso non appartiene al passato? Che non abbiamo alcun motivo - e le eccezioni sono veramente molto poche - di essere presuntuosi nei confronti del passato? Si accorge che noi tutti, proprio come Lei, abbiamo a che fare con qualcosa che è troppo grande per noi? Che tutti noi accantoniamo il pensiero del troppo grande e della nostra non-libertà nei confronti del troppo grande? Che tutti noi quindi siamo ugualmente figli di Eichmann? O perlomeno figli del mondo eichmanniano?», così scriveva nel 1964 Günther Anders al figlio di Adolf Eichmann, il principale responsabile del trasporto degli ebrei nei campi di sterminio nazisti, sviscerando il problema sempre tragicamente attuale della responsabilità individuale nel mondo delle macchine.
Noi figli di Eichmann
Günther Anders
Prezzo libro: 12 € 11,40 € - 5%
Traduzione: Antonio G. Saluzzi
Numero: 55
Numero riedizioni: 2
Pagine: 108
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1995
ISBN: 88-8057-020-X
Numero: 55
Numero riedizioni: 2
Pagine: 108
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1995
ISBN: 88-8057-020-X
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