Nessun libro può sostituire il diario tragico di Klemperer: in esso è l'esperienza della distruzione a parlare, la violenza quotidiana della predicazione di morte. I lemmi, che egli sceglie per l'illustrazione del processo di formazione di una nuova lingua del potere, sono offerti alla sua intelligenza di filologo dalla sua vita quotidiana di perseguitato e si confrontano con la progressiva riduzione della sua esistenza a quella di un testimone. È un libro dal vero, che ci riconduce, con la meticolosa pedanteria di un cronista, ad una storia aberrante come fosse ancora un presente. Michele Ranchetti
- Il filologo e il Fuhrer - Pier Vincenzo Mengaldo - Il Manifesto
- LTI La lingua del Terzo Reich - Victor Klemperer - 2000battute
- La lingua del potere - Tobia Zevi - L'Unità
- La dittatura nasce nelle parole di tutti i giorni - Gian Enrico Rusconi - La Stampa
- La memoria della lingua - Stefano Vitale
- LTI. La lingua del Terzo Reich - Il Foglio
- LTI, la lingua del Terzo Reich - Antonio Piscitelli - Guida ai libri
- LTI - La lingua del Terzo Reich - Michele Lupo- Il paradiso degli orchi
- Il lessico del male - Anna Foa - L'Osservatore romano
- Le Parole del male - Maria Cristina Carratù - La Repubblica
- La lingua del Terzo Reich - A. Fambrini - L'Indice
- Chi parla male, pensa male - Aldo Nove - Sette Corriere della sera
- "LTI, La lingua del Terzo Reich” di Victor Klemperer - Silvia Ballestra - Doppiozero