Stefan Zweig, uno degli autori di maggior successo di lingua tedesca della prima metà del ventesimo secolo, proveniva da una famiglia ebrea viennese facoltosa e assimilata, in cui la tradizione ebraica appare, a un primo sguardo, poco più di una traccia sbiadita e residuale. Questo libro, a cura di Stefan Litt, comprende 120 lettere, la maggior parte delle quali inedite, e costituisce una fonte primaria per esplorare la posizione di Zweig sull’ebraismo in modo ampio e articolato. Dalla sua corrispondenza, che comprende, tra gli altri, interlocutori come Martin Buber, Sigmund Freud, Albert Einstein, Anton Kippenberg, Romain Rolland, Felix Salten e Chaim Weizmann, emergono numerose riflessioni, intuizioni e giudizi sull’ebraismo e il sionismo, resi disponibili per la prima volta in traduzione italiana.
- Caro Prof fermiamo il nazismo - Camilla Tagliabue - Il Fatto quotidiano
- Il dono scomodo della Diaspora - Giovanni Cerro - Osservatore Romano
- L'ebraismo è un sentimento - Giorgio Berruto - JOI
- Lettere sull'ebraismo di Stefan Zweig - Armando Adolgiso - Cosmotaxi
- Storia paradossale e attuale - Wlodek Goldkorn - Huffington Post
- L'ebraismo dello spirito secondo Zweig - Tommaso Munari - Il Sole 24 Ore
- Zweig esteta pacifista - Roberta Ascarelli - Il Manifesto
- La parabola triste dell’ebreo assimilato - Massimo Giuliani - Avvenire