Lampo all’alba, vertice della poesia di Lea Goldberg (1911-1970), risuona tutto della poesia ebraica antica come di quella moderna; un coro in cui si insinuano forti gli echi della letteratura europea che l’aveva formata. Scritte fra il 1948 e il 1955, le liriche si situano all’ombra della Seconda guerra mondiale e nei chiaroscuri del nascente Stato; sono solcate da sentimenti di lutto, da cui affiorano in raffinate trasfigurazioni le antiche-nuove domande che i tempi imponevano.
La raccolta è anche il suo libro più italiano per la presenza di un gran numero di sonetti, fra cui spiccano i dodici del ciclo L’amore di Teresa de Meung, suo personale Canzoniere, intreccio cifrato di Vita e Poesia, nonché omaggio – denso di corrispondenze innovative – a Petrarca, del quale fu studiosa e traduttrice in ebraico.
La complessità di Lampo all’alba, qui presentato in prima traduzione italiana, è illuminata dal saggio La speranza dell’armonia, nonostante tutto, scritto appositamente per questa edizione da Giddon Ticotsky, curatore dell’opera di Lea Goldberg in Israele.
- Un lampo nell'ombra - Marco FIloni - Il Venerdì
- Pentagramma di un canto recensione a Lampo all’alba di Lea Goldberg - Morena Marsilio - La letteratura e noi
- Lea Goldberg Lampo all’alba - Silvia Comoglio - ercolani.art.blog
- Lampo all'alba di Lea Goldberg - Michelle Zarfati - Shalom
- Lampo all'alba - CasaLettori
- Gli amori di Lea - Wlodek Goldkorn - Repubblica
- Il capolavoro di Lea Goldberg - Sara Ferrari - JOI Magazine
- Critica e militanti - Radio Radicale - Matteo Marchesini