La nuova condizione umana nel mondo globalizzato appare sempre più quella dell’esilio. La tesi originale, sostenuta da Trigano, è che l’esilio non sia una mera fatalità subita e non possa più essere visto nei termini negativi di un semplice sradicamento. L’uomo crede di avere radici, così come è convinto di appartenersi, di far corpo con il proprio mondo. L’esilio rompe questa relazione di identità dell’individuo con il suo ambiente: è la frattura che determina la perdita della terra, la scomparsa dei riferimenti quotidiani, la rovina delle abitudini. Ma è anche la possibilità di vedere la condizione umana in modo nuovo, come una libertà creatrice che affranca dal determinismo della terra e apre la via del ritorno. Attraverso una sorta di percorso autobiografico Trigano ripercorre le tappe dell’esilio che, come insegnano le fonti ebraiche alle quali attinge, è un cammino non verso il passato dell’origine, ma verso una nuova modalità di convivere nel futuro.

Il tempo dell’esilio
Shmuel Trigano
Prezzo libro: 10 € 9,5 € - 5%
Traduzione: Donatella Di Cesare
Numero: 159
Pagine: 95
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2010
ISBN: 9788880573722
Numero: 159
Pagine: 95
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2010
ISBN: 9788880573722
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