Quando, il 24 luglio 1941, le prime unità tedesche entrarono a Vilna, capitale della Repubblica Sovietica di Lituania, in città risiedevano più di 70.000 ebrei. Alla fine di agosto i nazisti ne avevano già eliminata la metà e rinchiusa l'altra metà in un ghetto. Uno di loro era il giornalista Grigorij Šur, nato nel 1888. Incredulo e sbalordito, egli tuttavia registrò con ammirevole obiettività quanto vedeva e udiva, per tramandare quell'incredibile realtà al mondo che sarebbe venuto dopo l'orrore. In una baracca della fabbrica di pellicce Kailis, dove era costretto a lavorare alla cernita di uniformi militari, Šur, nascosto dietro qualche scaffale, oppure al gabinetto, scriveva, l'orecchio teso a cogliere passi minacciosi: una pallottola poteva metter fine a ogni pagina del suo manoscritto. Šur fu assassinato dopo la liquidazione del ghetto, nel 1944. Le sue annotazioni si sono salvate grazie alla lituana Ona Šimajte che, rischiando la vita, fece uscire i quaderni dal ghetto e li nascose.

Gli ebrei di Vilna
Grigorij Šur
Prezzo libro: 13 € 12,35 € - 5%
Traduzione: Paola Buscaglione Candela
Sottotitolo: Una cronaca dal ghetto, 1941-1944
Numero: 97
Pagine: 194
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2002
ISBN: 88-8057-134-6
Sottotitolo: Una cronaca dal ghetto, 1941-1944
Numero: 97
Pagine: 194
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2002
ISBN: 88-8057-134-6
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