Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell’insurrezione del ghetto di Varsavia da poco scomparso, racconta a Hanna Krall le sue esperienze di combattente e quelle di cardiologo a guerra finita. I due racconti sono strettamente intrecciati perché in fondo, in entrambi i casi, si trattava di arrivare prima del Signore Iddio.
«Nella clinica dove ho lavorato in seguito c’era una grandissima palma. A volte mi fermavo lì sotto e davanti vedevo le sale dove stavano ricoverati i miei pazienti. Erano altri tempi, non c’erano i farmaci, le apparecchiature né gli interventi di oggi, e gran parte dei malati in quelle sale era condannata a morire. Il mio compito era quello di salvarne il maggior numero possibile e un giorno, sotto quella palma, mi sono reso conto che in fondo era lo stesso compito che là, all’Umschlagplatz. Anche allora stavo al cancello e tiravo fuori degli individui da una folla di condannati».
- 1943, il ghetto rialzò la testa - Massimiliano Castellani - Avvenire
- Varsavia. Nel ghetto di Edelman - Gad Lerner - La Repubblica
- Marek, il guardiano - Piero Del Giudice - Diario
- Duetto drammatico su sfondo polacco - Valentina Parisi - Il Manifesto
- Arrivare prima del Signore Iddio - Il Foglio
- La rivolta del ghetto - L'incontro - Settembre 2010