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Schulim Vogelmann

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    Lo yiddish 

    Jean Baumgarten

    All'alba della seconda guerra mondiale, su diciotto milioni di ebrei, undici parlavano yiddish. Di questi undici, circa cinque milioni sono stati sterminati da Hitler. Stalin ha poi completato l'opera di annientamento uccidendo scrittori e distruggendo tipografie e biblioteche. Per cui oggi lo yiddish è quasi una lingua morta, ed è parlata soltanto da qualche vecchio immigrato in America o nei circoli religiosi ultraortodossi. Ma molti giovani, affascinati dal tragico destino di questa lingua, hanno cominciato a studiarla, come se volessero farla rinascere. È soprattutto pensando a ...

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    I fondamenti del giudaismo 

    Jacob Neusner

    Ritengo che un quadro chiaro e succinto dei fondamenti del giudaismo fornirà un esempio di come, a partire da diversi scritti, si possa descrivere una vasta e complessa tradizione religiosa. Infatti credo che per analizzare qualunque grande religione si debbono porre le stesse domande: come opera questa tradizione religiosa cioè, come risale dai propri libri sacri, alla sua più ampia collocazione? In altre parole, come passa dal contenuto al contesto? Questa religione come spiega ai propri fedeli i suoi scopi e i suoi fini? Questa tradizione come presenta, in un unico simbolo evocativo, l'insieme della sua dottrina? ... Vai alla scheda

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    La maledizione del profeta 

    Jacob Hessing

    Jakob Hessing descrive Freud come un uomo che rifiuta tutti i modelli che gli vengono proposti. Come gli altri ebrei sul volgere del secolo, Freud ha già spezzato i legami col collettivo religioso, ma sente la propria emancipazione come una perdita. Le «verità» della scienza non costituiscono per lui un risarcimento completo delle norme andate perdute e la psicoanalisi si delinea come la ricerca di un altro testo sacro che possa sostituire la funzione dell'antico codice. Freud scopre il suo nuovo dogma nella leggenda di Edipo. Hessing descrive le fasi in cui esso viene rivelandosi e profila il retroterra storico in cui ... Vai alla scheda

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    Elogio della normalità 

    Abraham B. Yehoshua

    Non sono uno storico né‚ un esperto di filosofia ebraica, e nemmeno uno studioso del sionismo e dell'Olocausto; non pretendo di giungere a delle conclusioni scientifiche su questi argomenti. Il positivo sviluppo di nuovi orientamenti all'interno delle scienze ebraiche - come le ricerche sul sionismo o sull'Olocausto - non possono esentare il singolo dall'esprimere un giudizio su questi problemi, per arrivare a una visione del mondo chiara e personale. La diaspora, l'Olocausto, le questioni morali legate al contrasto arabo-israeliano e in particolare a quello con i palestinesi non ...

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  • Ebrei_in_Germania_fra_assimilazione_e_antisemitismo

    Ebrei in Germania fra assimilazione e antisemitismo 

    George L. Mosse

    In questa sua nuova raccolta di saggi, George L. Mosse esamina quasi con occhio clinico la complessa psicologia degli ebrei tedeschi, costretti a confrontarsi con i vari problemi derivanti dai loro tentativi di assimilarsi nella società in cui vivevano, una società che per accettarli li voleva «meno ebrei» possibile ma che al tempo stesso contribuiva a perpetuare lo stereotipo ...

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  • L’elefante_e_la_mia_questione_ebraica_

    L’elefante e la mia questione ebraica  

    Hugh Nissenson

    Varsavia, Tel Aviv, New York, il Golan, la Lione del processo a Barbie: tanti scenari diversi, del presente come del passato, ma tutti teatro al dramma insolubile della ricerca di un equilibrio fra senso e non senso, fra curiosità e appagamento, fra conoscenza e coscienza. Scenari popolati da figure di ieri come figure dell'oggi, da ebrei credenti e ebrei miscredenti, da ortodossi ed agnostici, da pacifisti e oltranzisti, ognuno con la propria risposta privata alla stessa domanda: Dov'è Dio? Dove era Dio, allora? Né‚ importa che a volte la domanda non venga posta, ché‚ essa è pur sempre presente anche se muta. E le ... Vai alla scheda

  • Psiche_e_Bibbia

    Psiche e Bibbia 

    Rivkah Schärf Kluger

    I tre saggi di Rivkah Schärf Kluger raccolti in questo volume, tre contributi junghiani «classici» al simbolismo dell'individuazione, costituiscono un raro esempio di lettura «psicologica» della Bibbia che, senza mai scadere nell'analisi riduttiva, riesce ad arrivare al fondo di alcune fra le principali esperienze religiose testimoniate dalle scritture bibliche. Il tema del popolo eletto, «compito tremendo che sfiora i limiti della capacità umana», è affrontato da due diverse prospettive: come destino di un intero popolo nel primo saggio e come dramma di un individuo nel secondo, dedicato a Saul, il re malato di ... Vai alla scheda

  • Anni_d’infanzia

    Anni d’infanzia 

    Jona Oberski

    «La sera la mamma mi domandò che cosa avevo fatto durante il giorno. Le raccontai che ero stato insieme ai ragazzi più grandi. Mi domandò se mi prendevano così senz'altro con loro e io le spiegai che ora sì, mi prendevano con loro, perché avevo superato al prova. Ero stato all'osservatorio. Lei mi domandò che cos'era, un osservatorio. Risposi che lo sapeva benissimo, che lì c'erano i cadaveri e che sapeva anche benissimo che mio padre era stato gettato sopra gli altri cadaveri e che non aveva neppure un lenzuolo e io avevo detto ai ...

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  • L’ultimo_ebreo_in_America_

    L’ultimo ebreo in America  

    Leslie A. Fiedler

    Anche se in apparenza è una sorta di assimilazione, di perdita di sé‚ e di continui tradimenti, L'ultimo ebreo in America è una commovente parabola sulla fedeltà, sulla fedeltà nonostante tutto. (dall'Introduzione di Guido ... Vai alla scheda

  • C’è_un_punto_della_terra...

    C’è un punto della terra... 

    Giuliana Tedeschi

    Il libro di Giuliana Tedeschi è ricco di una sua realtà interiore che si afferra alla varietà infinita degli eventi narrati e dà loro un significato inconfondibile, poiché‚ la scrittrice vive la sua esperienza profondamente e vi riflette su. Il campo di Auschwitz acquista ai nostri occhi una sua propria consistenza fantastica e più l'acquista la turba delle abitatrici, un'accozzaglia di esseri caduti là da ogni paese e incatenati a un destino comune, «le donne», che sono il soggetto corale di ogni proposizione contenuta in queste pagine. ...

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