Schulim Vogelmann - Narrativa
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L’occhio di Dayan
Józef HenNel 1968, mentre la Cecoslovacchia si schiude alla famosa primavera, nella plumbea Polonia di Gomulka la cricca conservatrice e nazionalista guidata dal generale Moczar liquida ogni tentativo riformista. Approfittando di una manifestazione di studenti universitari, i conservatori scatenano una dura repressione facendo leva su uno dei sentimenti più viscerali e inquietanti della società polacca: l'antisemitismo. Il paese viene così coinvolto in una campagna incruenta ma particolarmente isterica contro i sopravvissuti di Auschwitz, ai quali viene imposto di autodefinirsi, vale a dire ...
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L’elefante e la mia questione ebraica
Hugh NissensonVarsavia, Tel Aviv, New York, il Golan, la Lione del processo a Barbie: tanti scenari diversi, del presente come del passato, ma tutti teatro al dramma insolubile della ricerca di un equilibrio fra senso e non senso, fra curiosità e appagamento, fra conoscenza e coscienza. Scenari popolati da figure di ieri come figure dell'oggi, da ebrei credenti e ebrei miscredenti, da ortodossi ed agnostici, da pacifisti e oltranzisti, ognuno con la propria risposta privata alla stessa domanda: Dov'è Dio? Dove era Dio, allora? Né‚ importa che a volte la domanda non venga posta, ché‚ essa è pur sempre presente anche se muta. E le ... Vai alla scheda
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L’ultimo ebreo in America
Leslie A. FiedlerAnche se in apparenza è una sorta di assimilazione, di perdita di sé‚ e di continui tradimenti, L'ultimo ebreo in America è una commovente parabola sulla fedeltà, sulla fedeltà nonostante tutto. (dall'Introduzione di Guido ... Vai alla scheda
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Il poeta continua a tacere
Abraham B. YehoshuaNei racconti di A.B. Yehoshua, tre dei quali sono qui presentati per la prima volta al pubblico italiano, i personaggi sono immersi in un'atmosfera trasognata, allucinata e sofferente. Ad una analisi quantitativa si troverebbe probabilmente che gli aggettivi «sognante», «stordito», «confuso» sono tra i più ricorrenti. In questa atmosfera onirica (ma anche i sogni veri e propri sono ben presenti) i protagonisti esasperano le loro percezioni: l'autista di un autobus si trasforma in un gigante arboreo indifferente a ogni richiamo, il muratore che lavora silenzioso dall'alto di un'impalcatura in un personaggio potente e ... Vai alla scheda
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Cecilia o i vincitori
Franz WerfelIl legale Bodenheim è ebreo. Ha sposato una cristiana, Gretl, ed è padre apprensivo e felice di Cecilia, una giovane pianista molto promettente. Vive tranquillamente in una cittadina di provincia, cullato dal ricordo di un memorabile incontro con l'imperatore e la certezza di un grande avvenire per Cecilia. Ma quando le orde naziste s'impadroniscono dell'Austria il suo mondo crolla, e la sua vita, così come quella dei suoi, è in pericolo. Viene arrestato e divide la cella con un principe, un prete e un ladro. Durante il trasporto a Duchau è inaspettatamente liberato da un vecchio compagno di scuola, una figura poco ... Vai alla scheda
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Il quinto figlio
Elie WieselÈ difficile vivere per il figlio di Reuven Tamiroff, segnato dal tragico destino dei suoi: una comunità condannata a morte da un ufficiale delle SS; un padre che si è fatto silenzioso sotto il peso delle immagini che lo perseguitano; una madre che si è rifugiata nella follia; e Ariel, il fratellino scomparso nell'inferno nazista, col quale il narratore a poco a poco si identifica. Alla fine della guerra Reuven Tamiroff aveva deciso di farsi giustizia da solo. Trent'anni dopo suo figlio riparte alla caccia del carnefice miracolosamente sfuggito all'attentato. Ma la vendetta ...
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