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Schulim Vogelmann - Narrativa

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  • La_bobe

    La bobe 

    Sabina Berman

    La bobe (in yiddish bobe vuol dire nonna) è una rievocazione autobiografica, tenera e ironica al tempo stesso. Racconta come un'ebrea ortodossa, proveniente dall'Europa orientale e immigrata in Messico, riesca a trasmettere alla nipotina, cresciuta in un ambiente ateo, la percezione del divino negli eventi quotidiani, dai più banali ai più drammatici, la morte. La bambina viene così iniziata dalla nonna a una sorta di ...

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    Giorni alle spalle 

    Marga Minco

    Una rivista aperta sul tavolo di una biblioteca. Miriam vi posa lo sguardo e in un racconto legge due nomi che ha già trovato nel proprio albero genealogico. Decide di mettersi in contatto con l'autrice. Da qui scaturiranno incontri che riporteranno alla memoria eventi ed esistenze che il buio profondo della Shoà sembrava aver inghiottito. Nomi e volti di persone emergono con una forza ineludibile che frantuma l'oblio, con una concretezza maggiore di quella degli oggetti che invece, soltanto loro sopravvissuti e ora preda della cupidigia, diventano simboli e testimoni di quell'orrore. ...

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    Addio al tempo delle ciliegie 

    Sylviane Roche

    Joseph Blumenthal, figlio di ebrei polacchi emigrati a Parigi nel 1925, ha una vita alquanto paradigmatica. A 17 anni è a combattere in Spagna con le Brigate internazionali. Poi la Resistenza e la deportazione dei genitori e della sorellina in un campo di sterminio nazista. Anche lui verrà in seguito arrestato e condotto a Buchenwald. Sopravvissuto, ritorna in Francia e aderisce al Partito comunista, un impegno che non verrà mai meno, pur con tutte le crisi e le disillusioni. Quindi l'invenzione di un modello di macchina per maglieria che gli vale l'agiatezza. Le due mogli, la relazione con Solange, a causa della ... Vai alla scheda

  • Scacco_perpetuo

    Scacco perpetuo 

    Icchokas Meras

    "In quel momento, la partita poteva essere patta per scacco perpetuo. In quel momento, se i bianchi muovevano il cavallo avrebbero vinto. I bianchi avevano la scelta tra due mosse, le ultime". Nel ghetto di Vilnius si gioca una partita la cui posta è la vita o la morte. Ma scegliere la vita significa perdere la partita, significa abdicare totalmente ad ogni sorta di resistenza individuale, e Isaac e i suoi fratelli, i figli di Avraham Lipman, sanno che la vita non può essere merce di scambio quando è in gioco la propria dignità, quando è ancora possibile avere la ...

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    La linea della vita 

    Hanna Krall

    La linea della vita è un racconto ambientato in un palazzo di Lublino costruito nel Cinquecento. E quel palazzo è anche una metafora. Nel Cinquecento la Polonia è all’apice del suo splendore e Lublino è una città importante. Nella Polonia di allora tutte le religioni sono tollerate, gli ebrei non sono perseguitati, si parlano più lingue. Il mito di quella Polonia, saggia, forte, priva di fanatismo, rimane vivo fino a oggi. Il palazzo descritto da Hanna Krall ha un genius loci. O meglio, quel che vi succede, nel periodo tra le due guerre mondiali, ...

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    La canzone dimenticata 

    Josef Burg

    I racconti di Burg, uno degli ultimi scrittori yiddish ancora vivente, ci parlano della nostalgia e del dolore per quel mondo ebraico dell’Europa orientale cancellato dal nazismo. Sono piccole storie di kleine mentshele, persone semplici, di quieti villaggi sperduti nei boschi dei Carpazi che un giorno la violenza ha sconvolto e annientato. Storie che raccontano il dolore e lo stupito sgomento di fronte al dilagare del male che attacca come una febbre maligna e trasforma il vicino di sempre in boia ...

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    Il sangue del cielo 

    Piotr Rawicz

    Quelli che potremmo definire i topoi della letteratura della Shoà e che oggi sono diventati topoi letterari tout court erano all'epoca in divenire. Nel romanzo di Rawicz li troviamo tutti; non enunciati programmaticamente, né descritti, ma trasposti, per così dire; "in atto", in atto letterario (...) Non ci sono accuse, non ci sono rivolte, se non quella potente e sotterranea contro l'Essere; non ci sono due campi a disputarsi il primato del bene e del male e non c'è neppure relativismo. C'è uno sguardo svelto e poetico che ... Vai alla scheda

  • Il_colore_madreperla

    Il colore madreperla 

    Anna Maria Jokl

    Scritto quando l’autrice era poco più che adolescente, Il colore madreperla ha la freschezza e la spontaneità proprie dell’età giovanile, accompagnate tuttavia da una mano già sicura nel tratteggiare le situazioni e nel delineare i personaggi, alcuni dei quali veramente indimenticabili. Il successo riscosso in pari misura presso i ragazzi e gli adulti si spiega anche con il fatto che il romanzo presenta due chiavi di lettura: è il ritratto, vivace e psicologicamente convincente, di un microcosmo scolastico, ma è anche il paradigma della cupa realtà che ...

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  • Un_silenzio_straordinario

    Un silenzio straordinario 

    I racconti trascendono il tempo e lo spazio. I racconti rivelano le verità più profonde della vita, i dolori più grandi, le gioie più sublimi. E lo fanno non raccontandoti qualcosa, ma mostrandoti ogni cosa... Questo è il motivo per cui gli antichi Maestri narravano racconti. Questo è il motivo per cui lo fanno i chassidim.... Il rabbino Rami Shapiro infonde nuova vita in questi leggendari racconti di uomini e donne che riuscivano a unire miracolosamente il misticismo alla vita di ogni giorno e li rende come non mai accessibili ed ...

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    Tempi bui 

    Michal Glowinski

    Tempi bui è un libro atipico nel panorama della memorialistica sulla Shoà, e non solo perché Michal Glowinski è un eminente studioso della teoria e della storia della letteratura, ma perché prima che un libro di ricordi è un tentativo di ricostruire e analizzare gli eventi, gli stati d'animo e le reazioni psichiche che quelle sconvolgenti vicende hanno provocato nell'animo di un bambino. Non è però un diario, ma lo sforzo di un adulto di raccontare, a oltre mezzo secolo dai fatti, le ferite e i traumi, le umiliazioni, le paure e gli odi, tutto ...

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