Schulim Vogelmann - Diario
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Io voglio vivere. Il diario di Èva Heyman
Éva HeymanHa vissuto appena tredici anni Éva Heyman, «la ragazzina con quel meraviglioso visino da mela, con la sua avida curiosità, l’ambizione, la vanità, gli occhi luminosi che sprizzavano energia», come la definiva il suo patrigno, lo scrittore ungherese Béla Zsolt (1895-1949), nel suo mirabile libro autobiografico Le nove valigie. Éva Heyman nasce il 13 febbraio 1931 a Nagyvárad, l’attuale Oradea in Romania, e termina la sua breve esistenza il 17 ottobre 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, secondo testimoni oculari ...
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Tagebuch
Liana MilluSi è di fronte a un testo eccezionale. Nell’autunno del 1944 l’autrice fu trasportata da Birkenau al campo di concentramento di Malchow nel Meclemburgo. Liberata nel maggio del 1945 trovò, in un fattoria abbandonata, un Tagebuch (diario) e una matita. Con quest’ultima riempì tutte le 112 facciate che aveva a disposizione. Lo fece in un arco di tempo che va da maggio al 1° settembre del 1945, giorno in cui varcò il confine italiano. La Millu era familiare con la scrittura. Prima delle leggi razziali aveva già collaborato con alcuni giornali. Le pagine del ...
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LTI
Victor KlempererNessun libro può sostituire il diario tragico di Klemperer: in esso è l'esperienza della distruzione a parlare, la violenza quotidiana della predicazione di morte. I lemmi, che egli sceglie per l'illustrazione del processo di formazione di una nuova lingua del potere, sono offerti alla sua intelligenza di filologo dalla sua vita quotidiana di perseguitato e si confrontano con la progressiva riduzione della sua esistenza a quella di un testimone. È un libro dal vero, che ci riconduce, con la meticolosa pedanteria di un cronista, ad una storia aberrante come fosse ancora un presente. ...
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Memorie di Glückel Hameln
Glückel HamelnLe Memorie di Glückel Hameln (1646-1724), che rappresentano un documento unico nel suo genere, sono il diario di una donna d’affari ebrea che, rimasta vedova, decide di mettere per iscritto la storia della propria vita. Glückel ci racconta di guerre ed epidemie, della speranza suscitata dal falso messia Shabbetaj Zevì, di omicidi, fallimenti, feste di nozze, nascite e morti, dei suoi vari commerci, dei sacrifici per sistemare tutti i suoi quattordici figli secondo politiche matrimoniali tese a costruire famiglie dalla profonda spiritualità ebraica, ma anche nuclei di una ...
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