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La Rassegna mensile di Israel LXXVIII 3 (Migrazioni, memorie)

AA.VV.
Prezzo libro: 18,00 € 17,09 € - 5% Prezzo ebook: 9,99 €

Pagine: 182
Legatura: Brossura
Anno di edizione: 2013
ISBN: 9788880575306

Rivista letta e conosciuta in Europa, Israele e Stati Uniti, «La Rassegna Mensile di Israel» è divenuta da tempo uno strumento indispensabile allo studioso della storia, del pensiero, della letteratura degli ebrei in Italia.
«La Rassegna Mensile di Israel» nasce nel 1925 e da allora, salvo per una interruzione di quasi un decennio – dal 1939 al 1948 – causata dalle leggi antiebraiche prima e dagli eventi bellici poi, ha continuato la sua pubblicazione con lo scopo di rendere accessibili ai suoi lettori le problematiche religiose, politiche, sociali e storico-culturali dell’ebraismo, dando modo di conoscere anche nuove ricerche in ambito archeologico, letterario, artistico e scientifico. Diretta a lungo da Dante Lattes (che fu anche uno dei suoi fondatori), negli oltre settanta volumi pubblicati sinora ha raccolto articoli di personalità eminenti, sia italiane che straniere. Migrazioni, memorie presenta una breve raccolta di articoli su temi apparentemente eterogenei ma uniti dalla comune ricerca per un tratto comune ed «essenziale» dell’identità ebraica. Dà il tono al volume, indicando altresì una possibile soluzione a questa sorta di enigma, l’articolo iniziale di Giuseppe Veltri dedicato alla pluralità delle culture e alla migrazione del sapere. Vi fa seguito un testo di Luca Zevi su uno dei tratti peculiari della condizione dell’ebreo contemporaneo, ovvero la memoria dello sterminio.
Due articoli portano alla ribalta personaggi ebrei diversi per caratteristiche ed epoca nella quale hanno vissuto: Elizabeth Schächter scrive di Carlo Alberto Viterbo, che fu importante protagonista della vita sociale e assistenziale ebraica a cavallo della seconda guerra mondiale e diede un fondamentale contributo alla rinascita della stampa ebraica italiana; Paola Ferruta racconta di Ricca Luzzatto, ebrea veneziana del Seicento che rifiutò di seguire il marito nella conversione e fuggì con i figli a bordo di un misterioso vascello. La sezione Letterature presenta invece tre autori di origine ashkenazita. Di Philip Roth e del suo Operazione Shylock scrive Massimiliano Boni; le difficoltà traduttive, non solo lessicali ma anzitutto culturali, nei testi ebraici di David Grossman sono illustrate da Dario Miccoli, mentre la breve tragica esistenza della bellissima «Sulamita», la poetessa ebrea polacca Zuzanna Ginczanka, è narrata da Alessandro Amenta. I due articoli conclusivi ci trasportano in luoghi esotici e lontani: delle «tempeste messianiche» nello Yemen seicentesco scrive Davide Saponaro, dei legami fra massoneria, ebraismo e movimento dei Giovani Turchi Luca G. Manenti. «Quello che vi consegniamo - scrive Giacomo Saban nel suo editoriale - è dunque un volume che si apre come un ventaglio, mostrando gli strati molteplici e multicolori che contribuiscono alle nostre culture e alle nostre identità».

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