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La Rassegna Mensile di Israel LXXV 1-2 (Miscellanea)

AA.VV.
Prezzo libro: 30 € 28,5 € - 5%

Sottotitolo: gennaio-agosto 2009
Pagine: 368
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2011
ISBN: 9788880574118

Rivista letta e conosciuta in Europa, Israele e Stati Uniti, «La Rassegna Mensile di Israel» è divenuta da tempo uno strumento indispensabile allo studioso della storia, del pensiero, della letteratura degli ebrei in Italia. «La Rassegna Mensile di Israel» nasce nel 1925 e da allora, salvo per una interruzione di quasi un decennio – dal 1939 al 1948 – causata dalle leggi antiebraiche prima e dagli eventi bellici poi, ha continuato la sua pubblicazione con lo scopo di rendere accessibili ai suoi lettori le problematiche religiose, politiche, sociali e storico-culturali dell’ebraismo, dando modo di conoscere anche nuove ricerche in ambito archeologico, letterario, artistico e scientifico. Diretta a lungo da Dante Lattes (che fu anche uno dei suoi fondatori), negli oltre settanta volumi pubblicati sinora ha raccolto articoli di personalità eminenti, sia italiane che straniere.

Questo numero doppio abbraccia una molteplicità di argomenti. Partendo dalla presentazione degli indici dei primi ottanta anni de «La Rassegna», si sofferma non solo sulla loro elaborazione da parte di Silvia Rebuzzi e Micaela Vitale ma anche sulla storia che da questa rivisitazione emerge, presentata da Anna Foa. Su questo stimolo presenta tre episodi di spoliazioni taciute in passato, con gli articoli di Dario Tedeschi (sulla confisca della biblioteca della Comunità Ebraica di Roma), di Federico Steinhaus (su una collezione di porcellane preziose confiscate a un collezionista rifugiato in Italia), di Giorgio Sacerdoti (su un fondo appartenuto a una profuga sparita nella notte dei lager). Il problema della memoria ci ha spinti a inserire accanto a questi saggi una discussione sui musei ebraici, a opera di Adachiara Zevi. Segue poi uno studio su modelli recenti di letteratura ebraica italiana di Massimiliano Boni e l’esame di due libri, uno di Alberto Lecco e l’altro di Alessandro Schwed, da parte rispettivamente di Vincenzo Pinto e Angelo Da Fano. Benedetto Francesco Di Bitonto ci offre un’interessante analisi di uno scritto di Matilde Serao sul suo viaggio in Oriente alla fine dell’Ottocento.

Si passa poi a temi che hanno un carattere più «storico», con David Bidussa che si sofferma su Vittore Colorni e la sua ricerca di storiografia locale, concentrandosi su Mantova, ed è di un personaggio che con le sue prediche ha influenzato la stessa Mantova, Yehudà Moscato, che scrive Roberto Bonfil. Omero Proietti invece ci porta in un ambiente diverso, soffermandosi sui lavori di Israel Salvator Révah su Uriel da Costa e il marranesimo. Martino Contu, invece, ritorna ai nostri tempi e, attraverso uno studio sul giurista ed economista Camillo Viterbo che lasciò la Sardegna per sfuggire alle leggi razziali, traccia i percorsi di coloro che in quel periodo cercarono asilo in Argentina. Completa questa serie di articoli uno, postumo, di Aron di Leone Leoni, collaboratore da lunghi anni de «La Rassegna», che esamina le vicende del nucleo sefardita di Ferrara. Conclude il volume una ricca rassegna di libri ebraici e recensioni.

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