In questo appassionante romanzo autobiografico, Be'er porta alla luce i segreti, i tabù e le inconfessate sofferenze della sua famiglia. Una madre ossessivamente protettiva e ambiziosa nei suoi confronti e un padre frustrato e debole che trova il suo unico conforto nel canto sinagogale costituiscono il nido nel quale cresce e si forma il giovane Be'er. È Batei-Ungarin, il quartiere ortodosso di Gerusalemme, a fare da sfondo al viaggio interiore dell'autore, che analizza senza compromessi i complessi rapporti con i genitori. Ma Be'er ripercorre anche il lento processo che lo porterà a maturare la consapevolezza, il mestiere e la sensibilità di scrittore. E proprio nella scrittura, come una forma di autoanalisi, Be'er trova il modo di sottrarsi al soffocante giogo familiare che lo ha condizionato così profondamente durante la sua infanzia e adolescenza, le quali rivivono, splendidamente narrate, in questo importante romanzo.
- Intervista a Haim Be'er - Claudia Rosenzweig - Israele.net
- Nuove tendenze oltre l'ortodossia - Cesare Segre - Il Corriere della Sera
- Cordone ombelicale o nodo scorsoio? - Paolo Pegoraro - Letture
- Vecchie storie ricamate nella cenere - Giulio Busi - Il sole24ore
- Lacci d'amore - Giorgia Greco - Informazionecorretta.it
- Il romanzo Lacci d'amore - Elisabetta Venturi - Bibliomanie.it