Adamo risorto è considerato un libro rivoluzionario, un’opera che ha cambiato il modo in cui la Shoah poteva essere rappresentata nella letteratura israeliana. Il protagonista Adam Stein è sopravvissuto alla guerra grazie al suo talento di clown: il suo ruolo nel campo di concentramento era quello di ingannare le persone che andavano incontro alla morte e di fare la parte del cane per il comandante.
Un testo duro, che ha come scenario un avveniristico Centro di riabilitazione e terapia situato nel cuore del deserto del Neghev e che alterna momenti tragici ad altri comici, un testo che può apparire sconcertante per il suo anticonformismo. Eppure, a dimostrazione del suo valore, Adamo risorto è stato tradotto in numerose lingue, ristampato più volte in tutto il mondo, e ridotto in versioni teatrali e cinematografiche. Kaniuk compie in questo romanzo un difficile esperimento, quello di raggiungere, anche attraverso il grottesco e l’assurdo, la radice della follia che incombe su chi ha vissuto l’esperienza della Shoah, raccontando la perdita, il crollo delle prospettive e della lucidità, il terrore e lo sradicamento, come anche gli ultimi barlumi di luce che tengono a galla i sopravvissuti.
- La tragedia del pagliaccio raccontata da Kaniuk - Marco Di Porto - Moked
- Sopravvivere all’Olocausto. “Adamo risorto” di Yoram Kaniuk - Maria Cianciaruso - SulRomanzo
- Salvarsi nel lager, la redenzione è lontana - Giornale di Sicilia
- Kaniuk, la Shoah e il senso di colpa di un clown - Giovanni Leti - LuciaLibri
- Nel campo chi è l'uomo? - Francesca Ruina - Doppiozero
- L'orrore grottesco della Shoah - Corriere del Ticino