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Israeliana - Letteratura israeliana

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  • Perché_non_sei_venuta_prima_della_guerra?

    Perché non sei venuta prima della guerra? 

    Lizzie Doron

    «E ogni anno , al momento di cantare 'Uno è il nostro Dio', Helena sospirava e in una sorta di controcanto chiedeva: "Perché non due? Perché non due?", e poi spiegava il significato di quella domanda: "Perché quello che abbiamo ha sbagliato, e non c'era un altro Dio che correggesse lo sbaglio". E in una tremenda afflizione aggiungeva: "Peccato, peccato che ce n'è uno solo e non di più"». Un libro assolutamente nuovo sulla Shoah, di cui non si parla mai espressamente ma che affiora oscura e ... Vai alla scheda

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    Una tromba nello uadi 

    Sami Michael

    Haifa, 1982. Sul tetto Alex suona la tromba e affida al mare la sua nostalgia. Sotto, Huda ascolta quella melodia straniera e abbandona alla musica il suo corpo dolente. Mary, la sorella bella e trasgressiva, nasconde un segreto scandaloso per la gente del quartiere arabo. Nonno Elias sorride con i suoi occhi verdi mentre fuma il narghilè sull’ottomana. La mamma siede in cucina con Jamilla, la vecchia vicina golosa di caffè, nei cui occhi è riflessa la storia del suo popolo. In un paese minato dalle divisioni e dalla guerra, si fa strada una storia d’amore ... Vai alla scheda

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    Blumenstraße 22 

    Ruvik Rosenthal

    Berlino, maggio 1933. I nazisti devastano la casa editrice di Erich Freyer e ne bruciano i libri sulla pubblica piazza. Erich abbandona Berlino e in fuga dal nazismo approda in Israele. La moglie cristiana e la figlia restano in Germania. Poi sarà la guerra. Ma è la cortina di ferro che li separerà definitivamente con il muro invalicabile dell'ideologia. Perché questo romanzo, in cui si muovono personaggi che - profughi dall'Europa - arrivano in Israele con il solo bagaglio della speranza comunista, non è solo la storia travagliata di vite squassate dagli ...

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  • Una_città_dai_molti_giorni

    Una città dai molti giorni 

    Shulamith Hareven

    «Una città simile a nessun’altra: chi vi vive è come una chiave per accedere a un luogo antico e ferroso, un volto fatto di grate, un petto fatto di mura, sandali lesti che si affrettano sul selciato sconnesso, e porte, aperture senza fine. Vestigia misteriose, impronte di cui non trovi spiegazione, indizi improbabili, sentore di infinito mistero». È la Gerusalemme del Mandato britannico, cordiale e generosa come i suoi quartieri, dove arabi, ebrei e cristiani convivono pacificamente. Ma nei cortili nascosti si cominciano a tessere i fili della futura nazione ebraica e ...

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  • Voci_di_muto_amore

    Voci di muto amore 

    Yehoshua Kenaz

    La signora Moskovitch e Paula la smemorata, il pittore Dagan e Fichman il pazzo sono alcuni tra i protagonisti di questo romanzo, tutti anziani ospiti di una casa di cura nei pressi di Tel Aviv. Qui, tra i corridoi e le camere, si rispecchiano con grande potenza i disagi e le paure di persone vecchie e malate, abbandonate alla propria solitudine, alla mercé di qualunque sfruttatore, costrette a una nervosa attesa dell'ultima chiamata. Il tempo è dilatato in uno spazio infinito di ricordi e di rimorsi, i rapporti umani segnati dalla condizione insostenibile di non essere più indipendenti, ...

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  • Lacci_d’amore

    Lacci d’amore 

    Haim Be'er

    In questo appassionante romanzo autobiografico, Be'er porta alla luce i segreti, i tabù e le inconfessate sofferenze della sua famiglia. Una madre ossessivamente protettiva e ambiziosa nei suoi confronti e un padre frustrato e debole che trova il suo unico conforto nel canto sinagogale costituiscono il nido nel quale cresce e si forma il giovane Be'er. È Batei-Ungarin, il quartiere ortodosso di Gerusalemme, a fare da sfondo al viaggio interiore dell'autore, che analizza senza compromessi i complessi rapporti con i genitori. Ma Be'er ripercorre anche il lento processo che lo ...

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  • Il_mio_primo_Sony

    Il mio primo Sony 

    Benny Barbash

    Yotam, 10 anni, vive attaccato al suo registratore "come a una flebo". Registra sistematicamente la vita degli adulti che lo circondano: debolezze, ipocrisie, sottili crudeltà. Partendo dai nastri registrati, indaga, con un grande desiderio di capire e di amare, le dinamiche che lacerano la sua famiglia, narrandoci con toni commoventi e a tratti esilaranti non solo la storia della sua infanzia ma anche quella di Israele, con tutto il suo fascino e le sue ...

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  • La_grande_donna_dei_sogni

    La grande donna dei sogni 

    Yehoshua Kenaz

    Tra il ciliegio e la discarica, in un condominio alla periferia di Tel Aviv, vite parallele di uomini qualunque si intersecano al ritmo del vivere quotidiano. Vite apparentemente normali, minate però dalla disgregazione interiore e da una crescente violenza, prima di tutto contro se stessi, che nasce nel vano tentativo di distruggere gli impulsi minacciosi dell'anima. Con uno stile straordinariamente equilibrato, Kenaz riesce a creare un'atmosfera compressa di allucinazioni e di paure, fatalmente destinate a diventare realtà. Un romanzo magistrale che mette a nudo la parte più oscura ...

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  • Come_in_un_film_egiziano

    Come in un film egiziano 

    Ron Barkai

    Yosef Alfandari è molte cose: un esaltato sionista e un amante di musica araba, un accanito giocatore di poker e un lavoratore indefesso, marito di una moglie che non sopporta e padre di due figli che maltratta senza pietà. Odia ferocemente arabi e comunisti perché li ritiene colpevoli di minare la società e mettere in pericolo il suo sogno, quel sogno che lo ha visto fuggire dai tramonti del porto di Alessandria e giungere senza un soldo in Israele. Appassionato di politica, ritiene che con il suo piccolo contributo possa difendere l'esistenza dello Stato ebraico ... Vai alla scheda

  • Il_Quartetto_Rosendorf

    Il Quartetto Rosendorf 

    Nathan Shaham

    Tel Aviv 1936. Kurt Rosendorf, fuggito dalla Germania nazista, approda nella Palestina sotto il Mandato britannico per suonare il violino nella neonata orchestra filarmonica della Terra d'Israele. Costretto ad abbandonare patria, moglie (cristiana) e figlia, Rosendorf, per sfuggire allo sconforto della sua vita sradicata, forma un quartetto d'archi perché solo nella musica da camera potrà ritrovare un senso alla sua esistenza. Sceglie, come secondo violino, Konrad Friedmann, giovane, ingenuo e fervente sionista; come viola, Eva Staubenfeld, donna bellissima ma cinica e fredda, avvolta da ... Vai alla scheda

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