Il Talmud
Ricerca per argomento
Qualsiasi definizione del Talmud presenta così tante eccezioni e necessita di così tante rettifiche che servirebbe solo a rendere più oscuro l'argomento. Forse il miglior modo per farsi un'idea di quest'opera consiste nel considerare che non esiste nessun altro libro come il Talmud, in nessuna letteratura. Si può affermare che la maggior parte del Talmud è composta da discussioni sulla legge ebraica. E, dal momento che la legge ebraica abbraccia pressoché ogni aspetto della vita, queste discussioni sono altrettanto sfaccettate: filosofiche, teologiche, legali e filologiche. Il Talmud non pretende di essere un'enciclopedia, tuttavia si occupa di tutto, dall'astrologia alla zoologia, dalla medicina all'economia, così come tratta di demoni e di angeli. Il suo stile è conciso, fino a risultare criptico; si ripropone di fornire prove sicure, come in matematica, ma la sua struttura è costruita sulle libere associazioni, come nella poesia.
Per la prima volta il Talmud viene pubblicato in versione originale con traduzione italiana a fronte commentata con note e schede tematiche. Un progetto che vede la collaborazione di più di 80 studiosi tra traduttori e redattori, e il contributo del CNR. L'edizione di ogni volume, in formato 21*29,7, in carta SE Classic, ha copertina rigida in tela e argento, sovraccoperta e nastrino. Un'opera straordinaria che apre al lettore italiano il cuore della tradizione ebraica.
- grid list
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Sotà (Sospetta adultera)
Secondo la Torà una donna sposata può avere rapporti esclusivamente con il marito. L’unione con un altro uomo è adulterio, che, se dimostrato con testimonianze, comporta una condanna capitale per la donna e l’adultero. Se c’è ammissione di colpa, ma mancano le testimonianze, il vincolo matrimoniale deve essere reciso e la donna perde i diritti della ketubbà. Ma cosa succede quando c’è un sospetto e la donna nega? Di questo tema si occupa un lungo brano del Libro dei Numeri (5:11-31), nel quale si parla di un marito che sospetta che la moglie ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Mo‘èd Qatàn (Giorno semifestivo)
Mo‘èd Qatàn, l’espressione che dà il titolo al nostro trattato, significa “piccola festa” o “piccolo tempo stabilito”. Si tratta dei giorni centrali delle feste di Pèsach e Sukkòt, che durano rispettivamente sette e otto giorni (otto e nove nella Diaspora) dei quali il primo e l’ultimo sono di festa solenne (Yom Tov); i restanti giorni delle due festività vanno sotto il nome di chol haMo‘èd (lett. “profano della festa”), in italiano frequentemente indicati anche con l’espressione ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Meghillà (Rotolo di Ester)
Il trattato di Meghillà si occupa principalmente delle regole della lettura pubblica e della scrittura del Libro biblico di Ester, la più conosciuta fra le meghillòt o rotoli del Tanàkh, noto come la Meghillà per antonomasia. Se esistono regole di lettura, significa che c’è uno scritto da cui leggere. Può sembrare ovvio, ma non lo era affatto per la Meghillà. Troviamo infatti un brano molto interessante nel quale “Ester mandò a dire ai Saggi: Scrivete la mia storia per tutte le ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Sukkà (Capanna)
Il tema di questo trattato è la festa di Sukkòt. Questa festa, delle “capanne”, è la terza, dopo Pèsach e Shavu‘òt, delle tre feste di pellegrinaggio prescritte dalla Torà, È una festa che dura sette giorni, Nella sua istituzione biblica questa festa si caratterizza per due ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Betzà (Giorno festivo)
Questo trattato fa parte dell’Ordine delle Feste (Mo‘èd) ed è denominato in due modi: quello più diffuso deriva, come spesso capita per i libri ebraici, dalla prima parola del testo, Betzà (“uovo”). L’altro titolo, quello più comune fra gli antichi commentatori, è Yom Tov (lett. “Giorno buono”, nel senso di “Giorno festivo”), che non solo deriva anch’esso dalle prime parole del testo ma rappresenta l’argomento del trattato: le modalità ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Chaghigà (Sacrificio festivo)
Chaghigà significa letteralmente “festività”, “festeggiamento”. La Torà (Es. 23,16-17 e Deut. 16,16-17) prescrive che, in tre occasioni all’anno (Pèsach, Shavu‘òt e Sukkòt), tutto il popolo debba recarsi in pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme. La Torà regolamenta con precisione i sacrifici pubblici da compiersi in queste occasioni. Aggiunge anche che il pellegrino, singolarmente, non doveva presentarsi a mani vuote, ma doveva portare delle offerte; non dice ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Qiddushìn (Matrimonio)
Il Talmud dedica quasi un intero Ordine, Nashìm (Donne), e ben cinque trattati al diritto matrimoniale: Yevamòt del levirato; Ketubbòt si occupa delle scritture matrimoniali e dei doveri coniugali; Sotà dell’infedeltà coniugale; Ghittìn dei divorzi e Qiddushìn delle modalità di stabilimento del vincolo coniugale. Il termine qiddushìn, che dà il nome a questo trattato, significa letteralmente “consacrazioni”. La radice quf-dàlet-shin indica la separazione, il ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Ta‘anìt (Digiuno)
Il digiuno, come forma rituale ebraica, esprime la contrizione di fronte a una disgrazia che ha colpito o minaccia di colpire la collettività o un singolo. È uno strumento di teshuvà, di pentimento, di ritorno al Signore. Con ciò, l’uomo sancisce che quanto avviene non è casuale, bensì opera di Dio e conseguenza delle nostre azioni. Il digiuno è la pratica che i Maestri hanno stabilito per adempiere il comandamento biblico di invocare il Signore qualora vi sia una minaccia incombente o quando ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Berakhòt (Benedizioni)
Berakhòt (Benedizioni) è il primo trattato del Talmud e fa parte del Séder Zera‘ìm (Ordine delle Sementi) che ha come oggetto l’insieme dei precetti relativi all’agricoltura, come le norme sulle decime dei prodotti agricoli, l’anno sabbatico, le primizie, l’angolo del campo da destinare al povero e allo straniero. Leggendo il trattato Berakhòt si comprende prima di tutto come il significato di "benedizione" abbia nell’ebraismo numerosi significati, rituali, religiosi e filosofici, che conducono il ... Vai alla scheda
-
TALMUD BABILONESE - Trattato Rosh haShanà (Capodanno)
Il trattato Rosh haShanà si apre con la descrizione e la discussione rabbinica sui diversi capodanni. Una parte significativa è dedicata al capodanno più importante, quello di fine estate-inizio autunno, che dà il titolo al testo.
La tradizione fa risalire la creazione del primo uomo al 1° del mese di Tishrì, il primo dei due giorni di Rosh haShanà. In esso si celebra la sovranità di Dio su tutto il creato e l’unità del genere umano che discende dal primo uomo. Secondo i Maestri, l’uomo fu creato il primo di ... Vai alla scheda
Ricevi le nostre news
Registrati per ricevere le ultimi novità e promozioni esclusive.
- Iscriviti al nostro canale Telegram
Clicca qui - Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Clicca qui - Se hai bisogno di supporto
Contattaci