John Toland (1670-1722) fu uno dei maggiori filosofi e scrittori politici nell'Inghilterra rinnovata politicamente e socialmente dopo il secolo delle rivoluzioni. Le sue opere politiche derivano molto del loro spirito da una concezione non confessionale né settaria della religione, intesa come religio naturalis, identificata con la ragione e ad essa finalmente sottoposta. Il suo scritto sulla naturalizzazione degli ebrei, testo che si presenta qui per la prima volta in traduzione italiana, è un'opera fondamentale a favore dell'emancipazione sia civile che politica del popolo ebraico, un manifesto contro il pregiudizio antisemita in tutte le sue forme, ed una lode della tolleranza e dei governi che la praticano. Scritto nel 1714, esso non solo condensa e ordina temi «apologetici» del secolo precedente, utilizzando grandi autori come John Locke, Joshuah Child, Menasseh ben Israel e soprattutto Simone Luzzatto, ma anticipa di decenni, nei contenuti e nello spirito, opere più ampie ed articolate a favore della tolleranza avanzata, se non proprio dell'emancipazione, come quelle di Dohm (1781) e Grégoire (1787). Oltre al testo in traduzione italiana, il volume contiene anche il testo nell'originale inglese, e la Confutazione anonima del 1715, anch'essa presentata nell'originale inglese e nella traduzione italiana, un importante documento sulle forme prese dalla giudeofobia politica nell'Inghilterra della prima età moderna.

Ragioni per naturalizzare gli ebrei in Gran Bretagna e Irlanda (1714)
John Toland
Prezzo libro: 14,46 € 13,73 € - 5%
A cura di: Paolo Bernardini
Traduzione: Laura Orsi
Pagine: 267
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1998
ISBN: 88-8057-064-1
Traduzione: Laura Orsi
Pagine: 267
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1998
ISBN: 88-8057-064-1
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