È l’affermarsi dell’antisemitismo in Italia nel 1938 a spingere il sionista e antifascista fiorentino Gualtiero Cividalli, insieme alla moglie Maria D’Ancona, a prendere nel giro di pochi mesi la decisione di emigrare in Eretz Israel, a Tel Aviv, per dare un futuro migliore ai cinque figli. Gualtiero comprende fin da subito la gravità delle Leggi razziali, come annota nel suo diario e nelle lettere a Maria durante i periodi di separazione. Con l’amore per il dettaglio descrive l’inserimento in quel “nuovo mondo”, il focolare ebraico in Palestina, allora sotto mandato britannico. Con acute osservazioni e profonda umanità commenta gli sviluppi militari e politici della seconda guerra mondiale. Posa lo sguardo e il pensiero sul Vicino Oriente e sull’Africa – col terrore che i nazisti si avvicinino alla Palestina – senza mai dimenticarsi dell’Italia, dove vivono i familiari e gli amici. I legami sentimentali e le preoccupazioni per coloro che sono rimasti nella “vecchia patria” sono ancora più forti nel momento dell’occupazione nazista, soprattutto quando incominciano ad arrivare – attraverso la Svizzera – notizie su deportazioni e uccisioni di persone care.

Lettere e pagine di diario
Gualtiero Cividalli
Prezzo libro: 20 € 19 € - 5%
A cura di: Sara Berger
Sottotitolo: (1938-1946)
Pagine: 326
Legatura: brossura
Illustrazioni: Foto b/n
Anno di edizione: 2016
ISBN: 9788880576341
Sottotitolo: (1938-1946)
Pagine: 326
Legatura: brossura
Illustrazioni: Foto b/n
Anno di edizione: 2016
ISBN: 9788880576341
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