Negli ultimi trent'anni del Settecento e nel primo decennio del secolo successivo, il dibattito ideologico-politico sulla tolleranza e sull'emancipazione degli ebrei si sviluppa in modo particolare in area tedesca, per poi estendersi alla Francia rivoluzionaria e, con minore intensità, in tutta Europa. Si tratta di uno degli aspetti più rilevanti del pensiero politico tedesco nell'età del tardo illuminismo, ed in esso si concentrano e affinano istanze emancipatorie e liberali sorrette tanto da ideali razionalistici e giusnaturalistici, quanto da considerazioni utilitaristiche proprie della tarda scuola camerale. Storiografia, letteratura, teologia concorrono poi a formare una nuova visione dell'ebreo e della sua religione, a distruggere taluni pregiudizi per crearne di nuovi. L'opera di Dohm racchiude, insieme a diversi elementi originali, tutte queste componenti. Gli ebrei stessi si sentiranno vicini al pensiero illuministico, e a partire soprattutto dal secolo successivo ritorneranno all'età di Lessing e Kant con la nostalgia per una ideologia non discriminatoria né nazionalistica, bensì affatto incline a considerare l'umanità come un tutto ed ogni singolo individuo degno, per il solo fatto di essere tale, di rispetto e di riconoscimento.

La questione ebraica nel tardo illuminismo tedesco
Paolo Bernardini
Prezzo libro: 11,88 € 11,28 € - 5%
Sottotitolo: Studi intorno allo «Über die bürgerliche Verbesserung der Juden» di C.W. Dohm (1781)
Pagine: 191
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1992
ISBN: 88-85943-73-X
Pagine: 191
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1992
ISBN: 88-85943-73-X
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