Perché, l'11 aprile 1987, Primo Levi decise di togliersi la vita? Come mai la parola dello scrittore - che proprio nel valore etico della testimonianza, nell'imperativa necessità di raccontare "ciò che è stato" aveva trovato il senso ultimo dell'intera propria esistenza - si interruppe in modo drammatico? Spezzando la sua vita, Levi intese anche spezzare la sua testimonianza? Quel suicidio va letto come un'aporia, una contraddizione del messaggio di Levi, o ne costituisce parte integrante e ineludibile? Va collegato alla depressione di cui lo scrittore soffriva, o al riemergere dei fantasmi di Auschwitz? È anch'esso una "parola", che chiede di essere ascoltata e interpretata? Intorno a tali interrogativi si snoda l'investigazione di Lucrezi, che, alla luce della vita e degli scritti di Primo Levi, cerca di ricostruire il significato di una morte che, comunque la si voglia valutare, proietta la sua ombra scura, all'indietro, su tutte le pagine lasciateci dal grande testimone della Shoah.

La parola di Hurbinek
Francesco Lucrezi
Prezzo libro: 9 € 8,54 € - 5%
Sottotitolo: Morte di Primo Levi
Pagine: 112
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2005
ISBN: 88-8057-212-1
Pagine: 112
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2005
ISBN: 88-8057-212-1
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