Levi, Celan, Antelme, Wiesel, Améry, Bettelheim, Nelly Sachs e tanti altri: dal discorso dei sopravvissuti nasce una testimonianza che sgomenta; l'intera nostra cultura, la nostra stessa storia devono riprendere da qui un nuovo cammino. Ma non si tratta soltanto di ricordare quanto, piuttosto, di capire quel che di essenziale e irripetibile si è realizzato. Dal coro dei superstiti, infatti, si ricavano delle tracce di umanità: l'esperienza della fame, che porta ad una nuova immagine della materialità, l'importanza della relazione che l'aguzzino tenta di strappare e la vittima ricuce pazientemente per guadagnare il destino umano della socialità e della responsabilità. Ciò che appare, infine, è il compito della letteratura dopo l'Olocausto: trovare le parole per dire quanto di indistruttibile vi è nell'umano, quel che nessuna violenza può cancellare.
Il flauto d’osso
Stefano Zampieri
Prezzo libro: 10,33 € 9,81 € - 5%
Sottotitolo: Lager e letteratura
Pagine: 145
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1996
ISBN: 88-8057-031-5
Pagine: 145
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1996
ISBN: 88-8057-031-5
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