Francia 1894: ha inizio l'affare Dreyfus, destinato a protrarsi fino al 1906, che da semplice vicenda giudiziaria si trasforma nel caso politico più dirompente della storia della Terza Repubblica. Nella patria dei Lumi e della Rivoluzione riemergono, imprevedibilmente, gli spettri dell'antisemitismo. La vicenda si ripercuote sulla coscienza di numerosi ebrei europei, fino a quel momento serenamente convinti di far ormai parte integrante delle rispettive comunità nazionali. Anche in Italia l'eco dell'affare Dreyfus è rilevante, in particolare fra gli intellettuali. Un caso emblematico è quello, qui esaminato, dello scrittore mantovano Alberto Cantoni: questi, negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, dinanzi alle nuove, inquietanti forme di antisemitismo, s'interroga in termini radicali e sofferti sulla propria identità di ebreo italiano, avviando in parallelo una corrispondenza con Theodor Herzl, il padre del sionismo. Un'indagine, questa di Alberto Jori, che è insieme uno studio sul passato, un monito per il presente e una lezione per il futuro.

Identità ebraica e sionismo nello scrittore Alberto Cantoni (1841-1904)
Alberto Jori
Prezzo libro: 10 € 9,5 € - 5%
Pagine: 120
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2005
ISBN: 88-8057-207-5
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2005
ISBN: 88-8057-207-5
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