La parola per uscire dal deserto della solitudine, come unico tentativo di colmare quel vuoto della perdita che nulla ormai potrà più colmare, un fragile ponte sul «monocromo lago dell'assenza». La parola dà voce a sentimenti ancora freschi nelle liriche giovanili di Rossella Tedeschi Fubini della prima parte, nonostante la frequente presenza della morte; scava poi nella tradizione ebraica midrashica in cerca di risposte in quelle della maturità e dà vita a un'immagine di Gerusalemme che non ha nulla di idillico, ma che esprime un amore tormentato e difficile («il peso dell'odio e del desiderio in ogni pietra»). Alle voci diverse (le «buffe parole» dei bimbi che scaldano il cuore o l'orgoglioso levarsi della confusione babelica) fanno riscontro i silenzi di una comunicazione impossibile. Rossella Tedeschi Fubini vive a Torino, dove ha insegnato molti anni alla scuola ebraica. I suoi genitori furono entrambi deportati ad Auschwitz, ma la madre, Giuliana Tedeschi, è miracolosamente scampata alle camere a gas, e ha pubblicato presso la Giuntina il libro autobiografico C'è un punto della terra.

Davar
Rossella Tedeschi Fubini
Prezzo libro: 7,75 € 7,36 € - 5%
Prefazione: Elena Loewenthal
Sottotitolo: Voci e silenzi
Pagine: 79
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1999
ISBN: 88-8057-083-8
Sottotitolo: Voci e silenzi
Pagine: 79
Legatura: brossura
Anno di edizione: 1999
ISBN: 88-8057-083-8
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