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Fuori collana - Storia

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  • I_sogni_non_passano_in_eredità

    I sogni non passano in eredità 

    Corrado Israel De Benedetti

    Questo libro è nato per cercare di chiarire a chi l'ha scritto e a chi lo vorrà leggere il succedersi dei cambiamenti nella vita di un kibbuz, che hanno portato questo modello di vita comunitaria a un graduale rigetto dei valori socialisti su cui si fondava. Cause ed effetti del processo tuttora in corso si possono intravedere seguendo le vicende di un membro del kibbuz, uno tra le decine di migliaia che scelsero di vivere questa esperienza ...

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  • Gli_ebrei_in_Italia

    Gli ebrei in Italia 

    Bruno Segre

    Per ventuno secoli, dai tempi di Roma repubblicana a oggi, gli ebrei hanno abitato l'"isola della rugiada divina", cioè l'Italia, secondo la tenera e immaginosa etimologia ebraica del nome. Una storia a lungo oscura, talvolta dolorosa, sempre ricca di fascino, che in realtà è la somma delle vicende di tante comunità per lo più cittadine, da Roma a Venezia, da Milano a Palermo, da Mantova a Ferrara a Livorno, per secoli raccolte nei loro quartieri o nei ghetti, intorno alle sinagoghe. Più che una storia dunque, un insieme di storie particolari e diverse, che il libro racconta con documentata chiarezza; vicende "intime", ... Vai alla scheda

  • I_Montagnana_

    I Montagnana  

    Giorgina Arian Levi, Manfredo Montagnana

    La presente memoria si propone di colmare una lacuna lasciata da storici ebrei sulla partecipazione alla lotta antifascista e alla Resistenza dei fratelli Montagnana, anche dei più noti quali Rita, Mario ed Elena. Forse tale omissione è dovuta al fatto che si ignora l'appartenenza del cognome Montagnana a un lungo ramo di famiglie ebraiche residenti in Piemonte sin dal secolo XVI. Il libro non pretende di essere una completa storia di tutta l'intensa militanza politica dei fratelli Montagnana. Gli autori si sono limitati a un quadro di insieme della famiglia, sottolineandone anche i diversi atteggiamenti di fronte alla ... Vai alla scheda

  • L’Inferno_e_il_Paradiso

    L’Inferno e il Paradiso 

    Immanuello Romano

    Per celebrare nel modo più eminente la morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321, il poeta, letterato e esegeta biblico Immanuello Romano (chiamato dai contemporanei Manoello Giudeo) compose in lingua ebraica l'opera intitolata L'Inferno e il Paradiso, che qui, per la prima volta, compare tradotta integralmente in italiano, accompagnata dall'originale ebraico. Riservando un trattamento eccelso a colui che, parafrasando Immanuello stesso, possiamo definire suo fratello di fede filosofica, il poeta ebreo attribuirà a Dante la duplice natura del profeta e del giusto, dando al primo, ...

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  • Il_Ghetto_di_Varsavia

    Il Ghetto di Varsavia 

    Joe J. Heydecker

    Il 16 ottobre 1940 il governatore tedesco dichiarò il distretto cittadino al centro di Varsavia "zona di abitazione per ebrei": per 400.000 persone, il ghetto, di soli quattro chilometri quadrati, diventò una trappola mortale e una disumana prigionia. Nei diciotto mesi successivi, la fame e le malattie provocarono fra gli abitanti centomila vittime. Coloro che sopravvissero furono deportati, a partire dal 1942, nel campo di sterminio di Treblinka, salvo quelli che furono assassinati dagli occupanti tedeschi durante l'insurrezione del ghetto (gennaio-maggio 1943). Joe J.Heydecker fu un ...

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  • Vita_religiosa_ebraica_a_Bologna_nel_’500_

    Vita religiosa ebraica a Bologna nel ’500  

    Il volume contiene la versione italiana e inglese degli statuti della Confraternita dei solerti o Chevrat Nizharim, costituita dagli ebrei di Bologna nel 1546 per dedicarsi alla preghiera, allo studio della Torah e alle opere di carità: le tre colonne che reggono il mondo. Essi ci sono pervenuti in un manoscritto conservato a New York e contenente la copia autografa scritta in ebraico nel 1547 dal giovane Samuel Archivolti. Il testo contiene la prima versione breve (A) del 1546, una più lunga (B) scritta un anno dopo ed una regola dedicata alle donne (C). Dalla loro lettura emerge uno spaccato quanto mai vivace e ... Vai alla scheda

  • 1938._I_bambini_e_le_leggi_razziali_in_Italia

    1938. I bambini e le leggi razziali in Italia 

    Vittime indifese della persecuzione, dello sfruttamento e dello sterminio, i bambini sono stati doppiamente colpiti dall'applicazione e dagli effetti delle leggi antiebraiche perché da un lato hanno conosciuto, come gli adulti, limitazioni alle libertà e progressive violenze, dall'altro hanno dovuto fare i conti con la costruzione di un'identità ad un tempo imposta e propria, scontando conseguenze culturali, psicologiche e materiali ancora in gran parte da indagare. Ricordare le leggi razziali del 1938 in Italia con gli occhi dei bambini significa dunque cambiare prospettiva e ...

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  • Le_Comunità_ebraiche_a_Modena_e_a_Carpi

    Le Comunità ebraiche a Modena e a Carpi 

    In questi ultimi anni in Italia e soprattutto in Emilia Romagna si è accentuata l'attenzione sulla storia e le vicende ebraiche e il presente volume fa il punto degli studi e delle ricerche sulle Comunità di Modena e Carpi. In particolare, per Modena si è preso in esame l'epoca medievale e moderna, con forte accento sui rapporti tra la comunità e i signori, e l'attività feneratizia esercitata dai banchieri ebrei, osteggiata da papi e cristiani più per motivi economici che religiosi. La massiccia presenza ebraica nelle città emiliane è testimoniata da una mole considerevole di documenti e manoscritti, di cui a Modena è ... Vai alla scheda

  • 1799_gli_ebrei_italiani_nella_bufera_antigiacobina

    1799: gli ebrei italiani nella bufera antigiacobina 

    Roberto G. Salvadori

    Centinaia di piccole Vandee si accesero in tutta Italia, contro i francesi, nel triennio giacobino, a partire dall'ingresso delle trup-pe napoleoniche nella penisola (1796). Il culmine fu raggiunto nel 1798-1799. Ne furono protagoniste le masse contadine e anche, in parte, le plebi cittadine. La lotta fu aspra e condotta con metodi crudeli dall'una e dall'altra parte. Rientra in questo quadro anche la controrivoluzione napoletana degli inizi del 1799, di tutte la più nota e la più cruenta, la più densa di implicazioni sociali e politiche, ma anche nell'Italia centro-settentrionale le insurgenze - come vennero ... Vai alla scheda

  • Israeliani_e_Palestinesi

    Israeliani e Palestinesi 

    Simonetta Della Seta

    Che cosa e quanto ci vuole perché una Terra afflitta da cento anni di conflitti cominci a percepire il senso di una pace? Quando il 13 settembre 1993 Yitzhak Rabin e Yasser Arafat si strinsero per la prima volta la mano sul prato della Casa Bianca, l'imbarazzo e la fatica espressi istintivamente dai loro gesti raccontavano già tutte le difficoltà che una pace tra israeliani e palestinesi avrebbe incontrato. Eppure quella giornata segnò, non invano, un fatto storico. Avviò un processo lungo e doloroso che avrebbe portato due ex nemici a un dialogo, a una serie di accordi, ...

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