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Fuori collana - Shoah

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    Per discutere di Auschwitz  

    Francesco Maria Feltri

    Nei pressi di Carpi, in provincia di Modena, il campo di Fossoli svolse durante la seconda guerra mondiale un ruolo centrale come centro di transito per gli ebrei italiani destinati ad Auschwitz e per coloro che, catturati in Italia, dovevano essere deportati in Germania come prigionieri politici o lavoratori coatti. Per tenere vivo il ricordo di quei tragici avvenimenti, la città di Carpi ha creato nel 1973 il Museo Monumento al deportato politico e razziale, che ogni anno organizza attività di studio e riflessione sui temi dello sterminio degli ebrei e, più in generale, della violenza e dell'intolleranza dettate da ... Vai alla scheda

  • Il_futuro_spezzato

    Il futuro spezzato 

    Lidia Beccaria Rolfi, Bruno Maida

    Non credo che esistano oggi, in nessun luogo del mondo, impianti per la strage di massa come quelli nazisti, né lucidi piani di genocidio immediato e differito quali sono descritti in questo terribile libro: ma i bambini continuano a soffrire ed a morire sulla scala dei milioni, di fame, di malattia, o intrappolati nelle maglie di guerre incomprensibili e feroci. Finché questo avviene, pagine come queste dovranno essere lette, anche se la loro lettura non avvenga senza angoscia: sono nutrimento vitale per chi si proponga di vegliare sulla coscienza e sull'avvenire del mondo. Primo ...

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  • Storia_del_Ghetto_di_Varsavia_

    Storia del Ghetto di Varsavia  

    Israel Gutman

    Il 19 aprile 1943 migliaia di soldati nazisti ricevettero l'ordine di deportare nei campi di sterminio di Treblinka e di Auschwitz tutti gli ebrei del ghetto di Varsavia, ridotto a pochi blocchi di edifici che ospitavano quanto restava del mezzo milione e più di cittadini ebrei della capitale polacca. Chi avesse resistito doveva essere ucciso. Alcune centinaia di questi ebrei chiusi in trappola, per lo più adolescenti, armati solo di pistole, bombe molotov e qualche mitragliatrice leggera decisero di difendersi combattendo. Questo libro è l'esauriente racconto della rivolta e degli avvenimenti che a essa portarono. ... Vai alla scheda

  • Meditate_che_questo_è_stato

    «Meditate che questo è stato» 

    «Morire è facile in questo luogo, anzi sarebbe un sollievo, così finirebbero tutti questi patimenti e sofferenze, il difficile è uscire da questo inferno per poter un giorno raccontare al mondo cosa sia successo in questi campi di sterminio, ossia vedere con quanta crudeltà applicavano il piano della soluzione finale che comportava la eliminazione totale di un intero popolo, e testimoniare senza ombra di dubbio alle generazioni a venire ciò che accadde. Ciò serva di monito ai giovani, si può anche sacrificare la propria vita per la libertà e l'uguaglianza delle genti!». (dalla testimonianza di Alberto Mieli) ... Vai alla scheda

  • Lottando_nella_bufera

    Lottando nella bufera 

    Alexandre Safran

    Nel 1940, appena ventinovenne, Alexandre Safran fu eletto rabbino capo di Romania. La Comunità ebraica romena era allora alla mercé delle alleanze che venivano fatte e disfatte dai leader dell'Asse. Un milione di esseri umani sarebbero stati torturati, deportati, assassinati, mentre un uomo si ergeva davanti alle Guardie di Ferro, al governo Antonescu e ai nazisti, avendo come armi soltanto il suo coraggio e la forza delle sue parole. Come ha scritto Gideon Hausner, presidente del Consiglio di Yad Vashem, «grazie al suo eroismo, ai suoi continui interventi presso gli uomini politici e il clero, il rabbino capo Safran ... Vai alla scheda

  • L’ombra_dell’Olocausto

    L’ombra dell’Olocausto 

    Benjamin Bender

    La lettura di questo «documento» provocherà senza dubbio sofferenza e commozione nel lettore che, come in un viaggio dantesco, verrà accompagnato da chi di quel mondo porta ancora, nel profondo, il ricordo lacerante. Bender ha guardato l'Abisso del Male, è stato più volte ad un passo dallo sprofondarci, ne è rimasto quasi accecato, ma ha trovato la forza per parlarcene, compiendo così la più difficile e la più nobile missione della sua vita. È un libro che produce un'accelerazione del battito cardiaco. Un libro da leggere tutto d'un fiato. (dalla Prefazione di Nedo Fiano) ... Vai alla scheda

  • Sono_dov’è_il_mio_corpo

    Sono dov’è il mio corpo 

    Piero Iotti, Tullio Masoni

    Piero Iotti è nato a Sant'Ilario d'Enza il 25 aprile 1926. Nel 1944, dopo aver conseguito la maturità scientifica, si è iscritto alla facoltà di ingegneria presso l'Università di Parma. Per la sua attività di antifascista e di partigiano è stato arrestato dalla S.D. tedesca il 15 novembre 1944, deportato nel lager di Bolzano e successivamente a Mauthausen, dove è giunto all'inizio del 1945 assieme ad altri giovani patrioti santilariesi. Liberato dalle truppe americane il 5 maggio del 1945, è tornato a casa, con Arnaldo Bocconi, il 24 ...

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  • Una_gioventù_offesa

    Una gioventù offesa 

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  • Il_nazionalsocialismo_e_lo_sterminio_degli_ebrei

    Il nazionalsocialismo e lo sterminio degli ebrei 

    Francesco Maria Feltri

    Nella primavera del 1993, Francesco Maria Feltri ha condotto a Modena un corso di aggiornamento per insegnanti sul tema dell'antisemitismo nazista. Il contenuto del presente sussidio è formato dal testo delle lezioni, dal materiale fornito ai corsisti affinché potessero poi, autonomamente, costruire propri percorsi didattici, e da un'ampia bibliografia, che non ha alcuna pretesa di completezza, ma che comunque permette un primo orientamento a quanti vogliano approfondire i vari problemi emersi dalla trattazione. Rispetto all'impianto generale del corso, è stata ampliata nettamente ...

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  • Con_occhi_di_bambina_(1941-1945)

    Con occhi di bambina (1941-1945) 

    Liliana Treves Alcalay

    «Dopo l'8 settembre del 1943 i Treves rischiavano continuamente di essere scoperti e catturati. Una volta, due fascisti si presentarono al casolare della famiglia Cordani, che li aveva generosamente accolti, chiedendo minacciosamente notizie di "una donna ebrea con 4 bambini": sembrò alle 12 persone nascoste al primo piano, con il fiato sospeso e i muscoli contratti dalla tensione, che tutto fosse perduto. La bimba per la prima volta conobbe la paura; quella frase "una donna ebrea con 4 bambini" risuonò e si dilatò in lei come un incubo che non la lasciò ...

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