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Fuori collana - Narrativa

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  • Il_terzo_testamento

    Il terzo testamento 

    Luigi Spagnolo

    Affinché distinguiate il vero dal falso, dirò io stesso che cosa ho vissuto: infatti sono nato, cresciuto e morto come ogni figlio d'uomo. E dallo sheol (mirabile a udirsi) parlo senza voce. Non porto alcun messaggio lieto, ma la mia vita, che non ha significato per chi non crede nel dio d’Israele.

    Da dove viene il misterioso papiro dell'Apologia di Gesù? Chi era Giuseppe d'Arimatea? Quali segreti nasconde il Vaticano? Può un prete della periferia romana risolvere un enigma durato duemila anni? E, soprattutto, chi era il Nazareno?...

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  • La_parola_ritrovata

    La parola ritrovata 

    Massimiliano Boni

    Giugno 1976. Andrea Albini, 26 anni, romano, impiegato al Comune di Roma, convive con Anna, laureanda in architettura. Andrea, iscritto al PCI e alla CGIL, frequenta la sezione del partito vicino a piazza Bologna. La sua esistenza, però, è rosa da un tarlo, che nasce dal passato rimosso della propria famiglia. Andrea, infatti, è nipote di un’ebrea di cui nulla si dice in casa, e di cui lui sa soltanto che durante il fascismo si convertì al cristianesimo. Inizia così un percorso di recupero della propria identità che lo porterà a confrontarsi sia con la comunità ebraica di Roma che con la sua militanza politica. Di ...

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  • Mentre_la_città_bruciava

    Mentre la città bruciava 

    Shulim Vogelmann

    Tra cronaca e diario, in una prosa fresca e vivace, il libro ci fa conoscere Israele attraverso gli occhi di un giovane ebreo italiano alla ricerca delle proprie radici. Con l'onestà e la curiosità dei vent'anni, l'autore ci racconta la quotidianità di un gruppo di ragazzi che vivono tra dubbi e domande a cui è difficile dare risposta. Ne emerge uno spaccato della realtà israeliana, in cui le contraddizioni vengono vissute nella loro drammaticità, senza cercare mai di tirarsi indietro di fronte alla fatica dell'interrogarsi. Un libro che coinvolge e ... Vai alla scheda

  • E_venne_la_notte

    E venne la notte 

    Victor Magiar

    E venne la notte è la storia di una presa di coscienza, quella di un bambino ebreo in un paese arabo che, travolto da una improvvisa guerra, riesce a comprendere il legame fra la propria esperienza e la memoria storica della sua famiglia, a trasformare una drammatica vicenda personale in una preziosa lettura del mondo e della natura umana. Ma è la stessa storia della sua famiglia, cacciata nel 1490 dalla Spagna della Santa Inquisizione e condannata a vagare per l'Europa fino all'approdo in Africa nel 1900, a ben rappresentare il desiderio e il dono di una cultura non rassegnata a difendere ...

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  • L’ultima_lettera_per_Tibor

    L’ultima lettera per Tibor 

    Anna Maria Hábermann

    Una delicata storia d'amore si intreccia drammaticamente alla storia della Rivoluzione ungherese del '56. Filo conduttore del racconto è l'ultima lettera che Chiara scrisse, nel 1956, a Tibor, il giovane ungherese di cui era innamorata. La lettera, che non giunse mai a destinazione, verrà resa a Chiara, da un messo dell'ambasciata ungherese, solo dodici anni dopo. Rileggendola, Chiara rivive il passato e trascina il lettore in un'atmosfera carica di tensione che, attraverso una progressiva introduzione al clima politico dell'epoca, sfocerà nella Rivoluzione. In un ...

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  • Quarantott’ore_a_Tel_Aviv

    Quarantott’ore a Tel Aviv 

    Gian Gaspare Balderi

    L'argomento di questo libro, essenzialmente autobiografico, riguarda esperienze di vita a contatto del mondo ebraico e soprattutto di Israele, nei confronti del quale l'autore ha stabilito un rapporto profondo, mai però sfociato in visione acritica, nella consapevolezza delle sue origini legate a quel mondo. Trentacinque anni iniziati con un viaggio per mare che ha fatto scattare una molla sopita sino al momento in cui il faro lontano di Haifa appare all'orizzonte e idealmente conclusi con una breve sosta sul lungomare di Tel Aviv dove, come in un veloce flashback, la memoria ripercorre luoghi, ...

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  • Il_Golem

    Il Golem 

    Elie Wiesel, Mark Podwal

    "Devo questa leggenda a un vecchio mendicante che si chiamava Shmaike. Era uno storpio, ma, per non so quale ragione, lo chiamavamo "Shmaike il lungo". Era davvero strano: se ne stava zitto per tutto l'anno e cominciava a parlare solo durante la settimana che precedeva la Pasqua. Allora raccontava una sola storia - sempre la stessa - che diceva di aver ereditato dallo zio, uno scapolo sfaccendato che nessuno prendeva sul serio. A questo zio la storia era stata narrata dal nonno materno, Rabbi Issachar, un vero studioso, che l'aveva attribuita al suo Maestro, il famoso Rabbi Ephraim, che si ...

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