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Fuori collana - Leggi razziali

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  • 1938

    1938 

    AA.VV.

    A 80 anni dalla promulgazione delle “leggi razziali”, scrittori e storici si incontrano in questo volume che raccoglie, con lo spirito di un esperimento, tredici racconti ispirati da documenti ed eventi reali legati alla persecuzione dei diritti da parte del regime fascista. Pensando a un futuro prossimo in cui la memoria non sarà più trasmessa dai testimoni diretti ed esplorando quella linea di confine lungo la quale storia, racconto e ricordo possono interagire, questi testi, che coinvolgono e commuovono il lettore, aspirano nel loro insieme ad essere un laboratorio che stimoli ...

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  • Lettere_e_pagine_di_diario

    Lettere e pagine di diario 

    Gualtiero Cividalli

    È l’affermarsi dell’antisemitismo in Italia nel 1938 a spingere il sionista e antifascista fiorentino Gualtiero Cividalli, insieme alla moglie Maria D’Ancona, a prendere nel giro di pochi mesi la decisione di emigrare in Eretz Israel, a Tel Aviv, per dare un futuro migliore ai cinque figli. Gualtiero comprende fin da subito la gravità delle Leggi razziali, come annota nel suo diario e nelle lettere a Maria durante i periodi di separazione. Con l’amore per il dettaglio descrive l’inserimento in quel “nuovo mondo”, il focolare ebraico in Palestina, allora ...

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  • Non_ha_dato_prova_di_serio_ravvedimento

    Non ha dato prova di serio ravvedimento 

    Emilio Drudi

    Tra il 1938 e i giorni della liberazione, alla fine di maggio del 1944, sono una quarantina gli ebrei schedati a Littoria e nella sua provincia in base alle leggi razziali. La loro storia non è mai stata raccontata. Quando si fa riferimento all’area pontina in quegli anni, prevalgono sempre temi come il prosciugamento della palude, l’appoderamento, la nascita delle città nuove. Vicende, oltre tutto, raccontate spesso prestando orecchio alla propaganda e alle nostalgie del regime. Poco emerge del fatto che in realtà l’Agro Pontino si è rivelato un laboratorio per ...

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  • Nino_Contini_(1906-1944)_quel_ragazzo_in_gamba_di_nostro_padre

    Nino Contini (1906-1944) quel ragazzo in gamba di nostro padre 

    Leo Contini, Bruno Contini

    Attraversare gli anni dal 1939 al 1944 dopo l’invio al confino, spesso trasferito in tanti posti diversi (prima a Urbisaglia, poi alle Tremiti, e ancora a Pizzoferrato e Cantalupo nel Molise, per l’avvocato antifascista Nino Contini, ebreo e sionista di Ferrara, giovane sposo di Laura Lampronti e padre dei piccoli Bruno e Leo, è una vicenda umana, sociale e politica che si conclude solo nella Napoli appena liberata, quando Nino, già di salute incerta per la malattia che lo porterà alla morte prematura, è finalmente libero di esprimere le sue idee e le sue proposte nel ...

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  • Parole_chiare

    Parole chiare 

    AA.VV.

    Sette autori e un fotografo in viaggio dentro l’Italia di oggi alla scoperta di alcuni luoghi della persecuzione e dello sterminio durante il fascismo e il nazismo.
    Non ‘libro della memoria’ per addetti ai lavori ma racconti di autori contemporanei; reportage che aggiungono alla memoria collettiva anche lo sguardo soggettivo, le riflessioni e le domande, le emozioni e i malesseri della singola vicenda intellettuale e umana. Sette luoghi simbolo di destini segnati nell’Italia di allora: ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti e gente qualsiasi. Oggi un libro che è insieme ...

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  • Le_leggi_razziali_antiebraiche_fra_le_due_guerre_mondiali

    Le leggi razziali antiebraiche fra le due guerre mondiali 

    A settant’anni dalla promulgazione in Italia delle leggi razziali antiebraiche, un attento riesame di esse e degli effetti, immediati o ritardati nel tempo, che esse ebbero sulle comunità israelitiche è apparso indispensabile onde meglio comprendere quanto in seguito accadde con lo sterminio in atto. Quella legislazione ne costituì in effetti l’indispensabile premessa, creando nel Paese il clima in cui avvenne, a partire dall’8 settembre 1943, la deportazione degli ebrei italiani verso i campi di annientamento. Nel convegno tenutosi all’Accademia Galileiana di Padova ...

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  • La_Repubblica_sociale_italiana_a_Desenzano_Giovanni_Preziosi_e_l’Ispettorato_generale_per_la_razza

    La Repubblica sociale italiana a Desenzano: Giovanni Preziosi e l’Ispettorato generale per la razza 

    L'Ispettorato generale per la razza venne creato da Benito Mussolini nel marzo 1944, durante la Repubblica sociale italiana, col compito di intensificare le campagne antiebraica, razzista in genere, antimassonica. Il dittatore nominò Ispettore generale per la razza Giovanni Preziosi, decano degli antisemiti italiani. L'Ispettorato ebbe sede nel comune di Desenzano del Garda e fu attivo fino all'aprile 1945.
    Questo volume contiene le relazioni presentate all'omonimo Convegno di studi, tenutosi a Desenzano il 24 gennaio 2007 in occasione del "Giorno della memoria" e ...

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