Fuori collana - Italiani in Israele
Ricerca per argomento- grid list
-
Se ti dimentico, Gerusalemme
Raniero SpeelmanPrimo Levi, Alberto Moravia, Edith Bruck, Vittorio Segre, ManuelaDviri, Moni Ovadia e tanti altri compongono il mosaico di scrittoriebrei italiani che hanno descritto la Terra Promessa nelle loro opere.Mentre la prima generazione di intellettuali era andata in Palestinasoprattutto per sfuggire alle leggi razziali fasciste e vivere a pienola propria identità nella costruzione di un ‘focolare nazionale’ebraico, le generazioni successive testimoniano del vivo rapporto –amorevole ma mai acritico – con la Terra dei Padri. Lo stimolantesaggio di Raniero Speelman analizza le provenienze, i ...
Vai alla scheda -
Quest’anno a Gerusalemme
Angelo Pezzana"Fra i tanti modi di raccontare il sionismo (a poco più di cento anni dalla sua nascita, ma a duemila dal desiderio che lo ha ispirato, e a sessant'anni dalla fondazione dello Stato ebraico) ho scelto di tentare di interpretarlo attraverso le storie di coloro che, con la loro volontà di vivere in Israele, lo hanno personalmente realizzato.
Vai alla scheda
E' vero, questo libro è pieno di entusiasmo, di amore per Israele. Ebbene, malgrado le legittime critiche, i dubbi, i risentimenti verso realtà che si vorrebbero diverse, la corda bianca e azzurra che lega tutte queste storie di ... -
La lunga strada dal Reno al Giordano
Arno BaehrLunga la strada di Arno Baehr, nato nel 1928 a colonia sulle rive del Reno. Con l'avvento del regime nazista, la famiglia si trasferì a Milano. Paese nuovo, lingua nuova, nuove persecuzioni. Fu cacciato come ebreo prima dalla scuola tedesca, e poi da quella italiana. A 12 anni vide il padre arrestato, deportato in manette come ebreo "straniero" e internato in un "lager" di Mussolini. Nel '43 cercò di scappare in Svizzera, ma rinunciò al diritto d'asilo perché non volevano lasciar entrare sua madre; in seguito, avvertito da agenti di polizia, trovò ...
Vai alla scheda -
Dal sogno alla realtà
Gualtiero CividalliSono gli anni della Guerra d'Indipendenza per lo Stato d'Israele. Tre dei cinque figli di Gualtiero Cividalli sono impegnati giovanissimi nel conflitto: Paola a Gerusalemme, Piero sul fronte del Negev e Bona in un kibbùz ai confini con il Libano. Da Tel Aviv, il padre scrive loro lettere "cumulative" sul conflitto, sui fatti del giorno, sugli amici, ma soprattutto per alimentare la loro autocoscienza, per sostenere la loro forza morale. I figli rispondono. Ne emerge uno spaccato di quel periodo estremamente vivido per la coscienza della portata della posta in gioco e delle ...
Vai alla scheda
Ricevi le nostre news
Registrati per ricevere le ultimi novità e promozioni esclusive.
- Iscriviti al nostro canale Telegram
Clicca qui - Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Clicca qui - Se hai bisogno di supporto
Contattaci