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Fuori collana - Biografia

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    Il nonno ha aperto i cassetti delle memorie 

    Eugenio Mortara

    “Il lettore di queste pagine non troverà ricordati che pochi dei fatti storici nei quali l’autore venne coinvolto e solo alcuni degli episodi che lo videro protagonista nella resistenza al nazifascismo e nella lotta per la salvezza di esseri umani spietatamente perseguitati e minacciati di sterminio. La caduta del fascismo, la liberazione nazionale, la fine del nazismo e la realizzazione dello Stato di Israele coincisero con una presa di coscienza che portò l’autore alla convinzione che l’umanità fosse ... Vai alla scheda

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    Lettere e pagine di diario 

    Gualtiero Cividalli

    È l’affermarsi dell’antisemitismo in Italia nel 1938 a spingere il sionista e antifascista fiorentino Gualtiero Cividalli, insieme alla moglie Maria D’Ancona, a prendere nel giro di pochi mesi la decisione di emigrare in Eretz Israel, a Tel Aviv, per dare un futuro migliore ai cinque figli. Gualtiero comprende fin da subito la gravità delle Leggi razziali, come annota nel suo diario e nelle lettere a Maria durante i periodi di separazione. Con l’amore per il dettaglio descrive l’inserimento in quel “nuovo mondo”, il focolare ebraico in Palestina, allora ...

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  • Giorgio_Nissim

    Giorgio Nissim 

    Alfredo De Girolamo

    Questo libro vuole essere un piccolo omaggio all’opera di Giorgio Nissim, un ebreo impavido e generoso che negli anni della Seconda guerra mondiale e delle Leggi razziali ha salvato dalla deportazione e da morte certa centinaia di ebrei. Al tempo stesso, è un omaggio alla memoria delle numerose persone senza le quali Nissim non avrebbe mai potuto portare a termine la sua missione. Queste persone sono un messaggio di speranza, la testimonianza che anche quando l’umanità sprofonda nell’abisso più nero vi è ancora qualcuno capace di tenere viva la luce della ...

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  • Era_ancora_un_ragazzo

    Era ancora un ragazzo 

    Massimo Settimelli

    Questo racconto è in parte un lavoro di fantasia. La sua trama attinge però a una storia vera: quella di un giovane – si chiamava Alberto Ducci – che a meno di 17 anni, dalla mattina alla sera, venne arrestato a Firenze, strappato all’affetto della sua mamma e deportato nel campo di concentramento nazista di Mauthausen e, in seguito, nell’Aussenlager (sottocampo) di Ebensee. Per quasi un anno e mezzo fu il numero 57101 e un triangolo rosso, il segno che distingueva i deportati politici. Era stato arrestato durante i rastrellamenti seguiti agli scioperi dell’8 marzo del ...

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  • Nino_Contini_(1906-1944)_quel_ragazzo_in_gamba_di_nostro_padre

    Nino Contini (1906-1944) quel ragazzo in gamba di nostro padre 

    Leo Contini, Bruno Contini

    Attraversare gli anni dal 1939 al 1944 dopo l’invio al confino, spesso trasferito in tanti posti diversi (prima a Urbisaglia, poi alle Tremiti, e ancora a Pizzoferrato e Cantalupo nel Molise, per l’avvocato antifascista Nino Contini, ebreo e sionista di Ferrara, giovane sposo di Laura Lampronti e padre dei piccoli Bruno e Leo, è una vicenda umana, sociale e politica che si conclude solo nella Napoli appena liberata, quando Nino, già di salute incerta per la malattia che lo porterà alla morte prematura, è finalmente libero di esprimere le sue idee e le sue proposte nel ...

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  • Luciana_Nissim_Momigliano_una_vita

    Luciana Nissim Momigliano: una vita 

    Alessandra Chiappano

    La vita di Luciana Nissim Momigliano attraversa tutto il Novecento, e del secolo breve la Nissim conosce una della pagine più oscure: quella della persecuzione e della deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz- Birkenau, vissuta insieme ad alcuni amici carissimi: Vanda Maestro, che non fece ritorno, e Primo Levi, a cui Luciana sarà legata da un sentimento di amicizia per tutta la vita. Sono estremamente fecondi gli anni della formazione, a Torino, mentre frequenta la facoltà di medicina. Con l’avvento delle leggi razziali Luciana Nissim si incontra con i “ragazzi della ...

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  • Un_epitaffio_per_l’ebraismo_tedesco

    Un epitaffio per l’ebraismo tedesco 

    Emil L. Fackenheim

    Questo è un libro molto personale, ma anche un contributo teologico e filosofico. Affronta tematiche filosofiche ed esistenziali allo stesso tempo. È uno sforzo volto al ricordo, affronta il passato, i traumi del passato e del presente e molto altro ancora. Non ci si deve mai dimenticare che Emil ha impiegato quasi trent’anni dopo aver lasciato la Germania per riuscire a trattare gli eventi della Germania nazista e a parlare dell’Olocausto. Allora, negli anni fra il 1966 e il 1982, aveva creato una strategia intellettuale, filosofica e teologica per esporsi a quegli eventi in tutta la ...

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  • Un_pollo_di_nome_Kashèr

    Un pollo di nome Kashèr 

    Liliana Treves Alcalay

    In questo suo nuovo libro Liliana Treves Alcalay rievoca gli anni successivi alla guerra attraverso i ricordi e gli episodi più significativi della sua infanzia. Il ritorno a Milano dalla Svizzera - che la famiglia aveva raggiunto nel 1943 nel corso di una drammatica fuga tra le montagne -, la fame, la miseria, la difficoltà di adattamento in una società traumatizzata dagli eventi bellici, i primi terribili racconti dei sopravvissuti alla Shoah, i pregiudizi razziali ancora fortemente radicati nell'animo di alcuni nonostante le atrocità della guerra appena terminata. Episodi sofferti ma anche teneri e divertenti che ... Vai alla scheda

  • Via_Zamenhof._Creatore_dell’esperanto

    Via Zamenhof. Creatore dell’esperanto 

    Roman Dobrzynski

    Questo libro nasce dall'idea di Roman Dobrzynski, regista e scrittore polacco, di intervistare il professor Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), il creatore dell'esperanto. L'incontro si rivelerà poi talmente coinvolgente - sia per le vicende narrate, sia per la capacità dell'intervistato di collocarle nel loro contesto storico e sociologico riuscendo così a offrirci un affresco originale di un periodo che copre più generazioni - che l'intervista si tramutò in incontri ripetuti negli anni e divenne un libro, ad oggi ...

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  • Fuori_scena

    Fuori scena 

    Enrico Genazzani

    In queste pagine, oltre ai ricordi personali, oltre ai tanti nomi di colleghi e allievi, troverete questa inesausta ricerca del perché viviamo, del perché di tanto dolore e di tanta solitudine.   Daniel Vogelmann   Fuori scena è dedicata ai "personaggi spariti e (alle) scene cancellate (che) premono per riapparire... scalpitano e rumoreggiano dietro le quinte". I personaggi sono generalmente appena accennati: qualche flash rapido, il ricordo fuggevole di un breve episodio, ma, soprattutto tanta malinconia per il tempo che ... Vai alla scheda

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