Nella Famiglia Klopfer, Arnold Zweig affronta il tema dell’identità, cercandone nel succedersi delle generazioni il mistero delle affinità e delle discontinuità nei legami di sangue, ma anche influenzato dalla psicoanalisi che si affacciava in modo dirompente nella cultura europea. Centrale è il personaggio di Peter, intellettuale e scrittore di successo, in bilico tra la cultura tedesca e quella ebraica, che scrive le sue opere nella lingua di Goethe ed è affascinato dal mondo latino. È il figlio a tratteggiarne il carattere per cercare le motivazioni della frattura insanabile tra sé e il padre. Un figlio sradicato dall’Europa della Shoah e privato dal padre di un legame profondo con l’ebraismo, costretto quindi alla condizione esistenziale di tanti personaggi della narrativa ebraico-orientale, ormai assimilati e privi delle proprie radici. La famiglia Klopfer, pur nella sua brevità, rappresenta un eccezionale ritratto famigliare, sarcastico, originale e infine commovente.
- Identità ebraica e vendetta, torna Arnold Zweig - Arturo Bollino - LuciaLibri
- Una memoria da conservare - Giorgia Greco - Informazionecorretta.it
- Salvatore Lo Iacono - Il giornale di Sicilia - Com'è potente la saga di questa famiglia ebraica
- L'altro Zweig rivela il dramma dello scrittore - Alessandro Zaccuri - Avvenire