Nell’estate del 1934, all’età di trentasette anni, Jacob Glatstein si mise in viaggio da New York a Lublino, in Polonia, per accorrere al capezzale della madre morente, attraversando l’Atlantico, la Francia e la Germania nazista e ripercorrendo in senso inverso la rotta delle migrazioni ebraiche in un momento in cui chi poteva tentava con ogni mezzo di fuggire dalla trappola europea. Il racconto di quel viaggio è più di un semplice romanzo, è un viaggio sperimentale, poetico e artistico alla scoperta di nuove modalità espressive, tra realtà e irrealtà. E per l’autore, è un viaggio interiore, alla ricerca della sua identità, delle sue origini, del motivo profondo del suo essere al mondo e del suo essere ebreo. È anche un viaggio nel tempo, dove passato e presente, tradizione e modernità si sovrappongono in un dialogo serrato, e nella storia, dove il presente incombe minaccioso e la riflessione si fa politica e filosofica.
- Jacob Glatstein, Il viaggio di Yash - Mara Marantonio Bernardini - personaedanno.it
- Setirot – Il viaggio di Yash - Stefano Jesrurum - moked.it
- Il viaggio di Yash - Erminio Fischietti - Mangialibri
- Il viaggio di Yash - Alessandro Moscé - Il Foglio
- Il viaggio di Yash - Giorgia Greco - www.informazionecorretta.com
- Ritorno via mare ai riti dello Shtettl - Massimiliano De Villa
- Il viaggio di Yash - Cornelio Nepote - 2000battute
- Yiddish e mondo moderno? Glatstein in viaggio con Yash - Lorenzo Fazzini
- Il vero volto del Viddish - Wlodek Goldkorn - la Repubblica - Robinson