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Hanna Krall

Hanna Krall è nata a Varsavia nel 1937. Tradotta in vari paesi, è considerata una delle migliori scrittrici polacche. Di lei la Giuntina ha pubblicato La festa non è la vostra, Il dibbuk e altre storie, Ipnosi e altre storie, La linea della vita e Arrivare prima del Signore Iddio.

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    Arrivare prima del Signore Iddio 

    Hanna Krall

    Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell’insurrezione delghetto di Varsavia da poco scomparso, racconta a Hanna Krall le sueesperienze di combattente e quelle di cardiologo a guerra finita. I dueracconti sono strettamente intrecciati perché in fondo, in entrambi icasi, si trattava di arrivare prima del Signore Iddio. «Nella clinica dove ho lavorato in seguito c’era una grandissima palma.A volte mi fermavo lì sotto e davanti vedevo le sale dove stavanoricoverati i miei pazienti. Erano altri tempi, non c’erano i farmaci,le apparecchiature né gli interventi di ...

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  • La_linea_della_vita

    La linea della vita 

    Hanna Krall

    La linea della vita è un racconto ambientato in un palazzo di Lublino costruito nel Cinquecento. E quel palazzo è anche una metafora. Nel Cinquecento la Polonia è all’apice del suo splendore e Lublino è una città importante. Nella Polonia di allora tutte le religioni sono tollerate, gli ebrei non sono perseguitati, si parlano più lingue. Il mito di quella Polonia, saggia, forte, priva di fanatismo, rimane vivo fino a oggi. Il palazzo descritto da Hanna Krall ha un genius loci. O meglio, quel che vi succede, nel periodo tra le due guerre mondiali, ...

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  • Il_dibbuk_e_altre_storie

    Il dibbuk e altre storie 

    Hanna Krall

    «Ho chiesto a Adam S. perché mai un ambizioso americano alto un metro e ottanta, nato dopo la guerra, si interessi di ciò che non esiste. Mi ha risposto con una lettera scritta al computer. Deve aver avuto fretta, perché non ha nemmeno staccato i due margini perforati. Mi ha scritto che suo padre era un ebreo polacco che ha perduto nel ghetto la moglie e un bambino. Dopo la guerra se ne è andato in Francia, dove si è risposato. La nuova moglie era francese, in casa parlavano francese. - Perché mai la Polonia? - mi ha scritto nei suoi caratteri da computer. - È per il dibbuk. Il mio fratellastro, figlio di primo letto ... Vai alla scheda

  • La_festa_non_è_la_vostra

    La festa non è la vostra 

    Hanna Krall

    «Arrivarono i tedeschi. Ordinarono a tutti gli ebrei di andare al tempio, e gli ebrei ci andarono. Ordinarono di portare fuori i rotoli della Torà. E gli ebrei li portarono fuori. Ordinarono di accendere un falò in piazza, e gli ebrei lo accesero. Ordinarono di buttare i rotoli nel fuoco. E nessun ebreo si mosse. Allora i tedeschi fucilarono cento ebrei, e ordinarono di buttare i rotoli nel fuoco. E nessun ebreo... Allora i tedeschi fucilarono altri cento ebrei, e ordinarono... E nessun ebreo... Allora i tedeschi fucilarono tutti gli ebrei, e alla fine dovettero buttarceli da soli, i ...

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  • Ipnosi_e_altre_storie

    Ipnosi e altre storie 

    Hanna Krall

    «Chissà se Apollonia conosceva questo nome: Menachem Mendel. Crediamo di no. Crediamo che tutta quella casa di legno sull'angolo della strada non abbia richiamato la sua attenzione fino al giorno in cui non udì quello strano schianto. Non era in grado di identificarlo; ancora nessuno conosceva il rumore che fa una bomba cadendo. Udì uno schianto, poi un grido, poi corse a nascondersi con gli altri fra le siepi del cimitero. Quando tornò indietro, tutti già lo sapevano: la bomba era caduta in via Pilsudski, sul rifugio del rabbino. [...] Alla gente la sorte del rabbino sembrava terribile, e invece terribile non era, era ... Vai alla scheda

  • Ritratto_con_la_pallottola_nella_mascella

    Ritratto con la pallottola nella mascella 

    Hanna Krall

    «Sulla tomba di Dawid di Lelów, l’antenato di Andzia e Lina, ogni anno si ripete lo stesso colloquio:
    – Il nostro tzaddìk insegnava: “Non ti salverai se nonconoscerai te stesso e se non riconoscerai i tuoi errori”. Ricordatiche non è mai troppo tardi per ritornare a Dio, sia lodato il suo nome.
    – Qui non c’è stata salvezza, Rabbi. Qui non c’è stato posto per alcunDio – risponde ogni volta Chaim Środa, figlio di Josef il ...

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